E’ caos a Caivano per l’invio, tutte nello stesso periodo, di tre bollette separate dell’acqua. Ad oggi non si comprende come sia possibile che per due anni non siano state inviate le spettanze per il consumo dell’acqua per gli anni 2020 e 2021, ed inviate, entrambe in questo inizio 2023.
Solito pasticcio caivanese, nulla da meravigliarsi, anche perchè l’agenzia incaricata dal comune di Caivano, da indicazioni dell’attuale amministrazione ha contabilizzato per i consumi del 2020 il pagamento in unica rata il 20 dicembre 2022 con bollette recapitate a marzo, mentre per l’anno 2021 la scadenza per il pagamento in un’unica soluzione è il 28 aprile 2023 (aprile, maggio, giugno e luglio per le 4 rate).
La terza bolletta, in realtà, è un accertamento. Diverse le famiglie che si sono viste recapitare una cartella di Accerta/Irroga o una comunicazione di avvenuto deposito di atto da notificare ai sensi della legge 890/82.
In gran parte delle cartelle, l’accertamento riguarda gli anni 2018 e 2019 che ogni cittadino dovrà dimostrare di aver pagato. La scorsa settimana sono state tantissime le persone in fila sia alla Sogert che all’ufficio tributi e molti hanno potuto dimostrare l’avvenuto pagamento.
Ma chi non trovasse la ricevuta nonostante il pagamento? ‘Io speriamo che me la cavo’.
La legittimità dell’annualità 2020
Nei prossimi giorni approfondiremo con un legale anche la legittimità dell’invio della bolletta per l’annualità del 2020. Infatti dal 1 gennaio 2020 la prescrizione biennale vale anche per le bollette dell’acqua. In questo modo la normativa è stata uniformata a quanto già accadeva per il gas e la luce. Cosa comporta tutto ciò per gli utenti? Che chi riceve una bolletta che riguarda consumi più vecchi di due anni, può contestarla. E quindi non pagarla.
Le bollette all’interno hanno come data il 22 dicembre 2022, ma sono state recapitate abbondantemente dopo, quindi un esperto ci illustrerà la parte legale della vicenda.
La prescrizione delle bollette nel settore idrico è prevista dalla Delibera 547/2019/R/idr dell’ARERA, e in particolare dall’Allegato B.
Il provvedimento riprende gli obiettivi di gran parte degli interventi dell’Autorità: tutelare maggiormente gli utenti e garantire loro livelli di servizio adeguati, creando anche una maggiore uniformità sul territorio nazionale.