Una convivenza da incubo, quella di una donna, L. G. A., che per alcuni anni ha vissuto accanto ad un uomo di Crispano. Il 39enne, A.P., ha ripetutamente picchiato e aggredito la compagna davanti al figlio di pochi anni, con minacce ed umiliazioni, sotto effetto di stupefacenti e alcool.
Dopo due anni di violenza reiterata, la donna decide di lasciare l’abitazione e di separarsi. Nonostante questo, le minacce da parte dell’ex compagno sono proseguite con offese, accuse, messaggi e foto con contenuti violenti e minacce di morte.
Durante la convivenza, la donna ha subito più volte percosse ma non ha mai potuto farsi medicare in ospedale perché minacciata dall’ex che temeva una denuncia da parte sua. Le aggressioni avvenivano anche in pubblico e in presenza della madre della vittima, e per difendere se stessa e l’incolumità del figlio, la donna ha sporto denuncia.
Dopo il processo durato due anni, l’uomo, al quale è stata sospesa la responsabilità genitoriale, è stato condannato a due anni e due mesi di reclusione, colpevole dei reati di stalking con disegno criminoso, con pagamento delle spese processuali e il risarcimento dei danni a favore della vittima, l’ ex compagna.