Disagi continui con il sistema di refezione scolastica, a causa di una piattaforma on line creata dal Comune di Caivano, per accedere al servizio di abbonamento. Lo sportello servizi scolastici, purtroppo, non sempre funziona, e molti genitori si ritrovano con dei soldi scalati dal proprio conto, senza aver usufruito dei pasti, altri hanno difficoltà ad accedere al servizio con il log in, in altri casi il servizio è sospeso. Il risultato? Tanto caos, pasti che arrivano anche agli assenti, bambini presenti in classe che a volte non hanno il proprio pasto.
In redazione, molte sono le segnalazioni e le lamentele da parte dei genitori, a questi disagi, se ne aggiungono altri rappresentati da una mancata comunicazione tra le parti.
Come nel caso della scuola Matilde Serao, dove il dirigente scolastico Bartolomeo Perna, ha disposto la sospensione delle attività pomeridiane, e quindi anche del servizio mensa, ma nonostante ciò, i soldi dell’abbonamento della refezione sono stati comunque sottratti agli utenti. Il dirigente avrebbe dovuto avvisare i genitori, ed ognuno singolarmente avrebbe dovuto disdire momentaneamente l’abbonamento, per poi riprenderlo a gennaio.
Gran parte dei genitori, non essendo a conoscenza di tutto ciò, non ha provveduto alla disdetta, e poiché dalla piattaforma non è possibile farlo, in tanti si sono dovuti recare al comune per richiedere la sospensione momentanea del servizio. Le richieste sono state tante da aver intasato il sito, che è stato bloccato e ancora non si sa se la procedura sarà effettuata o meno.
Nel frattempo i giorni passano e i soldi vengono comunque scalati. Alcune mamme ci hanno riferito che spesso gli sms di conferma non arrivano e il servizio PAGO non funziona, quindi anche durante la procedura del pagamento, il sistema si blocca.
Dalle testimonianze raccolte, la piattaforma ha da sempre mostrato criticità, quindi la domanda sorge spontanea, perché il comune ha dovuto crearne una nuova, quando in realtà la mensa Sirio già disponeva di una sua applicazione per il pagamento e tutto funzionava regolarmente? Soprattutto, perché investire fondi in un sistema che non solo non funziona, ma crea tanti disagi ai cittadini?
Le domande restano aperte… Intanto, però i soldi vengono scalati.