Ieri mattina, presso il Tribunale di Nola, si è tenuta una nuova udienza per il processo che coinvolge la morte di Raffaele Arcella, giovane scomparso a seguito di un’operazione di bypass gastrico. I medici imputati con l’accusa di omicidio colposo, Stefano Cristiano e Carlo Casillo, sono stati preceduti da cinque professionisti del settore, e tra questi, nessun medico è riuscito a giustificare come la sonda gastrica abbia attecchito ai tessuti del giovane Raffaele, provocandone di conseguenza il decesso. Ancora una volta, è stato trattato il tema dell’obesità e di come questa patologia non riguardasse affatto Raffaele Arcella, in quanto, secondo dei dati scientifici, non era opportuno sottoporlo a tale intervento. Presenti anche il professor Sciaudone e la dottoressa Patrizia Garofalo, che hanno dato il proprio parere tecnico. Il padre del giovane, Antonio Arcella, dopo aver presenziato all’udienza, ha sostenuto: “Ringrazio il mio avvocato Fernando Maria Pellino, per la sua costante presenza, che ci sta dando la forza di proseguire in questo percorso così doloroso“.