Per il secondo anno consecutivo l’amministrazione presieduta dal sindaco Falco sottoporrà al consiglio comunale il bilancio di previsione in autunno.
A dispetto di quanto dichiarato dal sindaco, nelle dichiarazioni programmatiche all’inizio della consiliatura, il bilancio di previsione è progressivamente slittato da marzo, a giugno e infine a settembre, per cui più di un bilancio di previsione si dovrebbe parlare di un consuntivo, visto che se ne sono già andati 9/12 dell’esercizio finanziario corrente.
Il bilancio che sarà sottoposto all’esame del civico consesso è corredato da un parere del collegio dei revisori dei conti nel quale viene espresso un giudizio tutt’altro che lusinghiero sulla questione dei conti dell’ente.
Nelle 43 pagine il collegio fa una disamina accurata dei dati contabili e ritiene che molte entrate sono sovrastimate (Imu, Sanzioni amministrative del codice della strada), inoltre per il collegio dei revisori dei conti, il piano assunzionale, approvato dalla giunta municipale relativo agli anni 2022/24, non consente di salvaguardare gli equilibri economici finanziari dell’ente.
Sempre lo stesso collegio dei revisori dei conti rileva che i fitti attivi e i canoni patrimoniali in conto residui, sono stati riscossi nel 2021 solo dell’1,94%.
Infine lo stesso organo contabile nella parte conclusiva della propria relazione formula una seria di osservazioni e suggerimenti soprattutto per quello che concerne le entrate e il finanziamento dei debiti fuori bilancio per passività potenziale e sulla necessità di aumentare il fondo crediti di dubbia esigibilità.
Dalla lettura della relazione del collegio dei revisori dei conti emerge un quadro finanziario tutt’altro che tranquillizzante: scarsa capacità di riscossione delle entrate, entrate sovrastimate e continui debiti fuori bilancio.
Spetta all’amministrazione comunale invertire la rotta.