Dopo il primo caso di vaiolo delle scimmie in Campania, lo scorso 15 giugno a Napoli, dove il contagiato era un 40enne recatosi al pronto soccorso dell’ospedale Cotugno di Napoli con una diffusa eruzione vescicolare, i casi aumentano:
- 8697 casi di vaiolo delle scimmie a livello europeo (in 27 Paesi, considerando la regione Europea da un punto di vista geografico)
- 374 casi ufficialmente registrati in Italia
Secondo fonti OMS al 6 luglio si contano:
- 6027 casi a livello mondo (dal primo gennaio 2022) in 59 Paesi,
- 3 morti confermate,
ma dati più recenti di fonte americana stimano invece (al 23 luglio)
- 16836 casi,
- di cui 16593 in Paesi senza precedenti storiche segnalazioni,
- per un totale di 74 Paesi interessati.
A Caivano
Ufficialmente a Caivano c’è un solo caso di infezione da vaiolo delle scimmie. Si tratta di un ragazzo che rientrava da un viaggio in Spagna. Attualmente, in isolamento, presso la propria abitazione dove per 21 giorni sarà monitorato dai sanitari dell’ Asl locale e dal Cotugno.
Insieme a lui anche la famiglia in isolamento, anche se nella stragrande maggioranza dei casi, la malattia si contrae per via sessuale. L’Ente comunale ha richiesto chiarimenti all’ASL ed è in attesa di sapere la profilassi igienico sanitaria da seguire, essendo un primo caso.
Quanto è preoccupante?
È più probabile che la malattia si diffonda attraverso contatti stretti, ad esempio durante i rapporti sessuali, ed in queste condizioni il rischio può essere considerato alto.
La probabilità che il vaiolo delle scimmie si diffonda in soggetti che hanno più partner sessuali, inclusi alcuni gruppi di uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, è considerata alta all’interno della Regione Europea.
Va tuttavia notato che la probabilità di diffusione nella popolazione generale è comunque bassa e che la maggior parte dei casi relativi agli attuali focolai è stata caratterizzata da sintomi lievi.