Dopo la diffida di alcuni consiglieri di minoranza rispetto ad alcuni punti da discutere nel consiglio comunale del 28 luglio, non inseriti nell’ordine del giorno, il presidente del consiglio comunale, l’architetto Francesco Emione nell’allargare i punti di discussione ha inviato una precisazione sull’accaduto.
Ill.mo direttore in merito alla diffida firmata da alcuni consiglieri di minoranza preannunciata dalla vostra redazione (inviata a mezzo pec allo scrivente alcune ore dopo) vi comunico che nello spirito di fattiva collaborazione intrapreso fin dall’inizio della consiliatura con tutte le forze politiche, ho provveduto ad integrare la convocazione del consiglio comunale del 28 luglio con tre punti di cui uno proposto dalla maggioranza e due proposti dalla minoranza.
Tuttavia mi corre l’obbligo di precisare che l’organizzazione del consiglio comunale viene discussa, così come regolamento, nell’apposita conferenza dei capigruppo dove ogni consigliere ha la possibilità di decidere con il resto dei commissari, l’organizzazione delle sedute.
Purtroppo la conferenza viene spesso dimenticata dai consiglieri che trovano più comodo affidare il proprio dissenso ai social piuttosto che confrontarsi democraticamente con il resto dei rappresentanti dei vari gruppi politici.
Detto ciò, il mio sfogo non vuole essere un richiamo ma un invito affinché si torni a discutere di politica nei luoghi deputati dove sarò ben lieto di accogliere le istanze che mi saranno sottoposte.
Distinti saluti
Il presidente del Consiglio – Francesco Emione