Caso Angela Iannotta, nuovi risvolti. La donna dovrà subire un altro intervento

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Angela Iannotta è stata nuovamente interrogata dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica sammaritana. Il fatto è avvenuto ieri nell’ Ospedale di Caserta Unità Operativa Complessa dei Grossi Traumi dove la giovane è ricoverata ancora in gravi condizioni. 

La notizia di questo nuovo interrogatorio è trapelata solo oggi ed è stata confermata dai suoi legali gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo che non hanno voluto rivelare il contenuto dell’interrogatorio a loro riferito dalla loro assistita. 

La Procura sammaritana (l’indagine è coordinata dal Pubblico Ministero dottoressa Valentina Santoro) non sta trascurando alcun dettaglio della triste storia di malasanità occorsa alla giovane mamma sammaritana. A questo punto siamo ad una svolta decisiva nell’inchiesta a carico dei sanitari coinvolti nella vicenda. 

L’indagine si allarga a macchia d’olio

Angela è ancora in pericolo di vita (siamo a tre mesi dal secondo intervento di mini by pass gastrico presso la Clinica Villa del Sole di Caserta eseguito dal chirurgo bariatrico dottor Stefano Cristiano, indagato per lesioni colpose gravissime in ambito sanitario) ed è in procinto di sottoporsi ad un quinto e rischioso intervento chirurgico salva vita (per la ricostruzione di alcuni organi interni tra cui l’esofago) presso il Secondo Policlinico di Napoli ad opera del professor Francesco Corcione, ordinario di chirurgia generale all’ Università Federico II di Napoli e della sua equipe.

Intanto i consulenti medici legali sono al lavoro sulla documentazione sanitaria sequestrata per la stesura di una consulenza finalizzata a ricostruire il susseguirsi degli eventi che hanno interessato Angela e per stabilire eventuali responsabilità a carico dei medici che hanno avuto in cura la giovane (nel trattamento pre operatorio, operatorio e post operatorio). 

Il caso di Raffaele Arcella

Oggi, 13 aprile, sono tre anni dalla scomparsa di Raffaele Arcella, deceduto a seguito di diverse operazioni subite per un intervento di chirurgia bariatrica. Raffaele era un giovane di Caivano, che non aveva bisogno sicuramente di rircorrere ad un intervento di bypass gratuito per poter dimagrire. Purtroppo anche lui operato dal dottor Cristiano, attualmente indagato. Lo ricorda il papà Antonio sulla sua pagina Facebook:

“13/04/2019..13/04/2022. La tragedia più grande, e dolorosa che possa capitare ad un genitore è perdere il proprio figlio. Figlio mio oggi sono passati tre anni, dal quel maledetto sabato. Mi hai lasciato con la morte, nel cuore, e negli occhi. Il mio vivere, non è più vivere, è solo sopravvivere ogni giorno. In questi anni mi hai dato la forza di raccontare ai media tutto quello che i due medici hanno fatto al tuo bellissimo corpo. Posso dire una sola cosa, mi fermerò solo quando i tuoi ASSASSINI, CRISTIANO STEFANO, E CASILLO CARLO verranno esonerato dall’ordin, medici, e condannati per tutte colpe, e le responsabilità, della tua morte. RIPOSA UN PACE FIGLIO MIO RAFFAELE”.

 
 
 
 
 

 

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