Corre voce che a Caivano i cosiddetti “preposti al governo o meglio fruitori delle porte girevoli” abbiano attuato un nuovo maledetto imbroglio a danno dei contribuenti.
Infatti, in questi giorni stanno arrivando le cartelle per il pagamento della tassa sui rifiuti che sostanziano una decisione cervellotica se non illecita. Tale tassa, infatti, ancora una volta, non è il risultato di un corretto modus operandi, ma come al solito, nasconde un regalo per chi, per consolidata abitudine, si sottrae ad un proprio dovere civico ed una penalizzazione per altri.
Insomma, a farla breve, si tratta di una disdicevole presa in giro dei soliti noti al fisco che pagano senza reclamare e un regalo illecito per chi è abituato a vivere di espedienti. Il tutto in un apparente tirare a campare per i tanti attori delle porte girevoli che interessandosi più delle poltrone da occupare che dei compiti da assolvere nell’interesse della cittadinanza, non giovano alla comunità.
Naturalmente, ancora una volta, il disservizio e l’inerzia della macchina comunale si traduce in un vantaggio illecito per le casse comunali e una clamorosa ingiustizia di chi crede ancora che la legge è uguale per tutti. Infatti la tassa in arrivo non contempla la restituzione dei soldi incassati in maniera illegale negli anni passati dal Comune, come sarebbe stato lecito aspettarsi a seguito della sentenza del TAR su ricorso del Consorzio industriale di Caivano.
Stavolta la furbata degli amministratori, degna di una dura reprimenda, consiste nel decidere che il rimborso vada fatto solo ai ricorrenti de quo, mentre per gli altri cittadini ci dovrebbero essere le solite richieste inevase del passato con la solita inutile attesa di un rimborso che sarebbe solo un miraggio si avvererebbe con l’arrivo delle calende greche e cioè mai.
E’ lecito ciò?
Trascuratezza o furbata finalizzata?
Non so!
Dovrebbe decidere la magistratura inquirente se si tratta di ipotesi di reato o semplice incapacità amministrativa.
In attesa; io ritengo che il possibile illecito arricchimento per il Comune sia onerosa per i contribuenti e vantaggiosa per un Ente mal governato e troppo danneggiato dalle porte girevoli. Infatti sarebbe stato, sarebbe stato saggio cogliere l’occasione per ridimensionare un tassa iniqua per le tante inefficienze del servizio grazie alla restituzione del mal tolto negli anni passati.
Quanto all’indispensabile rivisitazione di una raccolta che stenta a decollare, servono dei correttivi atti a promuovere uno sforzo collettivo per potenziare la raccolta differenziata. In primis serve una gara trasparente che affidi il servizio di raccolta ad una ditta efficiente e una mobilitazione dell’opinione pubblica che imponga a questa amministrazione delle porte girevoli, la strada degli incentivi da erogare per i cittadini virtuosi per rafforzare la raccolta differenziata dei rifiuti che troppo spesso sono abbandonati a se stessi sui cigli delle strade cittadine o pendenti dai balconi dei privati come trofei da mostrare ai viandanti incolpevoli, un potenziamento dei raccoglitori che oggi sono da terzo mondo e una sensibilizzazione degli utenti che parta dalle scuole e sappia coinvolgere le famiglie facendo intendere che la tassa è destinata a diminuire soprattutto in presenza di un servizio che funzioni.
Insomma Caivano pulita deve diventare un bene sia per la sua vivibilità, che per la civiltà di chi continua a restare malgrado tutto!