Conte incontra Don Maurizio: “chi ha messo quell’ordigno va giudicato e assicurato alla giustizia”

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In occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, l’ex Premier Giuseppe Conte, leader del Movimento Cinque Stelle dopo aver presenziato ad un incontro a Napoli, ha fatto tappa anche a Caivano.

Un momento unico per la storia del paese, che nei giorni scorsi ha già visto il presidente far visita a Don Maurizio Patriciello, per esprimere la massima solidarietà al sacerdote, dopo le minacce subite nella notte del suo compleanno, con l’esplosione di un petardo all’ingresso della sua chiesa.

Stavolta però, l’ex premier ha voluto incontrare Caivano, come risposta ad una promessa al consigliere Francesco Giuliano (M5S) e alla cittadinanza di una presenza delle istituzioni sul territorio. Dopo essere stato accolto in piazza Cesare Battisti da una folla di cittadini che non ha esitato a ringraziare Conte per l’impegno che ha dato per l’Italia durante la pandemia, l’ex premier ha fatto un giro per la città.

Ha potuto constatare le difficoltà attraverso i racconti dei cittadini, subito dopo ha fatto visita alle realtà locali per conoscere anche gli artigiani, tra cui la storica sartoria dei fratelli Pisano, che da anni si distingue per i suoi prodotti pregiati. Caivano infatti non è solo camorra, ma impegno, resistenza e resilienza.

Nel Parco Verde, presso la parrocchia San Paolo Apostolo, Giuseppe Conte è stato accolto da Padre Maurizio Patricello: “Presidente Conte, abbiamo bisogno di te. Grazie per essere qui, grazie per tutto quello che fai e che farai. Chiediamo dignità per Caivano. Alcuni hanno fatto passerella qui, altri no”.
Mi vedrai spesso qui, non ti lasciamo solo –ha sostenuto Conte- non sono qui per una foto. Torneremo anche quando non ci sarà più nessuno. Bisogna rinforzare presidio dei carabinieri, ma soprattutto bisogna offrire opportunità di lavoro.

No alle scorciatoie della criminalità. Non possiamo girarvi le spalle. Avevo detto che sarei tornato per conoscere meglio la realtà e i problemi del Parco Verde. Sono qui per agire con umiltà in direzione della risoluzione dei problemi. Sono venuto qui per conoscere meglio la realtà dei cittadini, ho incontrato una rappresentanza della comunità civile, e questo confronto molto importante con lei, Don Maurizio.

 

Dobbiamo offrire soluzioni concrete ad un territorio in difficoltà per non far perdere le speranze ai giovani. Siamo qui vicino ai cittadini di Caivano. I soldi ci sono, bisogna saperli spendere con progetti concreti, grazie al PNRR. La camorra e le mafie seguono le ricchezze, sanno insinuarsi a tutti i livelli e anche il PNRR può far gola alla camorra, bisogna organizzare dei presidi di legalità per evitare infiltrazioni”.

Presente all’incontro anche il comandante Biagio Chiariello che proprio negli ultimi giorni ha ricevuto minacce dalla malavita e attualmente è costretto a vivere sotto scorta, raccontando al pubblico di come sia cambiata la sua vita, e subito dopo, è intervenuta dal pubblico una donna che contestato Don Maurizio Patriciello, sostenendo che il sacerdote dovrebbe assolvere all’ unico ruolo di uomo di chiesa e di non giudicare nessuno, suscitando una reazione avversa dai presenti.

Sono intervenuti i fedeli della comunità che hanno ribadito l’importanza della parrocchia sul territorio, che è attualmente una delle poche realtà che si adopera per la legalità. Don Patriciello si è irritato e Conte è intervenuto in difesa, così come i cittadini del quartiere e i giovani presenti. Conte ha sottolineato, applaudito dai residenti: “chi ha messo quell’ordigno contro don Patriciello va giudicato eccome e va assicurato alla giustizia“.

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