Incontro con le associazioni, ieri pomeriggio presso la sede di Nino Navas in zona Asi di Caivano, con l’assessore alla cultura e vice sindaco Maria Pina Bervicato.
A rispondere all’appello, le realtà territoriali che sono sempre in prima linea nel mondo associativo, tra cui: il patron Nino Navas con “Sveglia Caivano” e Mens Julia alla Parrocchia San Pietro, Luigi Balsamo e Davide Prositto per “TalitàKum”, Michele Gaglione per “Caivano Soccorso”, Rosa Pomponio per “Progetto Ambiente” e Angela Visone per “Dafne”.
Mancato accesso alle risorse pubbliche
Un incontro che si è trasformato in un “brainstorming“, in cui ognuno ha cercato di proporre delle soluzioni e delle idee fattive a delle criticità mai affrontate del tutto.
In primo luogo, si è trattata la questione del mancato accesso alle risorse pubbliche da parte delle suddette associazioni a fondi comunali, che normalmente dovrebbero essere previsti e soprattutto concessi dall’ente.
Il problema principale è che la concessione di fondi e servizi annessi è gestita arbitrariamente da parte dei funzionari comunali, escludendo la maggior parte delle realtà associative e favorendo solo alcune, a partire dai permessi (in lista d’attesa con tempi burocratici estesi oltre i limiti o non concessi) al pagamento di Siae e suolo pubblico (pagati in surplus rispetto alle ore impiegate) alla possibilità di avere una sede (quasi sempre negata ma concessa solo ad una in particolare).
Basta con le discriminazioni: tutti devono avere le stesse possibilità!
Insomma, un trattamento impari che non è affatto possibile tollerare in una società democratica.
Le associazioni intendono lavorare con sinergia e progettualità. Sono queste le premesse, ma occorre anche il sostegno e non solo il patrocinio morale del Comune, che dovrà garantire supporto a tutte le fasi esecutive dei progetti, che da qui a qualche mese saranno presentati ad un tavolo tecnico con il sindaco di Caivano, Enzo Falco, l’assessore alla cultura Maria Pina Bervicato e la dirigente Anna Damiano.
Progetti in cantiere
In cantiere tanti progetti: a partire dalla formazione, con sistemi di inclusione per allievi che vivono realtà difficili, dalla presenza massiccia sul territorio di volontari pronti ad offrire assistenza e supporto per tutte le attività del mondo della scuola, uno sportello ascolto per le donne che subiscono violenza domestica; dalla realizzazione di grandi eventi come concerti in zona Asi, la realizzazione di una degna e memorabile Festa di Campiglione, il ritorno del Premio Caivano e tantissime altre iniziative che potranno essere messe a disposizione della collettività.
Occorre coordinamento, disciplina e programmazione. Le associazioni, dopo due anni di stop, sono in trepidante attesa di ripartire, ma stavolta con una marcia in più: la presenza di un comune realmente esistente.