Grande spazio dedicato dal quotidiano La Repubblica alla storica azienda caivanese Italblok. Fondata da Domenico (Mimì) Bervicato ora è gestista dal figlio Iuri all’interno della zona Asi di Pascarola.
Da sempre l’obiettivo è quello dell’implementazione dei prodotti, per rispondere alle richieste del mercato
Anno 1968. A pochi anni dal boom dell’industria, nella periferia di Caivano, nasce una fabbrica di “blocchi di lapillo”, così chiamati perché ricavati dal calcestruzzo alleggerito con lapillo vulcanico da intonacare. Meno di quindici anni più tardi, il socio fondatore di Italblok, Domenico Bervicato, è il capostipite di una transizione che fa la storia dell’azienda e dura ancora oggi.
Fra le prime nel 1984 a solcare il terreno, con una superficie di 10.000 metri quadri, della zona industriale ASI del caivanese, Italblok continua la propria evoluzione nella produzione dei manufatti cementizi sotto la guida di Iuri Bervicato, ingegnere e attuale amministratore dell’azienda. Costante ricerca di miglioramento dei prodotti, massima attenzione sugli aspetti normativi sempre più complessi: Iuri traduce così l’intraprendenza e la lungimiranza che fu del padre, sancendo per Italblok la leadership nella produzione di blocchi di lapillo in Campania, e facendone il punto di riferimento tecnico-normativo per i professionisti del settore edile.
Già nel 2004 l’impresa ampliava la propria offerta per rispondere alle esigenze del settore fognature, strade, componenti per edilizia e pavimentazione, implementando la produzione di manufatti per pozzetti, cunette, canne fumarie, masselli. Ma il volto odierno di Italblok è il frutto di due importanti investimenti. Il primo nel 2008, con l’automatizzazione dell’impianto produttivo. Il secondo nel 2012, votato all’energia rinnovabile. Due i risultati derivati: completa autosufficienza energetica da un lato, a beneficio e salvaguardia dell’ambiente, e contenimento dei costi di produzione. Si tratta di due conseguenze che rimandano a un solo nome: 4.0.
La transizione è stata, dunque, il naturale sviluppo di questa storia da sempre vocata all’innovazione. Da dicembre 2021 l’impianto di betonaggio completamente automatizzato consente all’azienda di ampliare ulteriormente la gamma di manufatti cementizi rispondendo ancora meglio alle richieste del settore edile. Italego, primo ed eccellente risultato di questa innovazione, è già in prima linea sul mercato. Si tratta di un prodotto pensato per dare alla struttura una stabilità notevole senza l’ausilio di leganti cementizi.
Che il nome richiami i famosissimi giocattoli per bimbi non è un caso: Italego sono blocchi che si incastrano fra loro, si possono smontare e rimontare, permettendo di aumentare o restringere gli spazi in modo semplice e veloce. Il peso, il perfetto parallelismo delle superfici di contatto e i diamanti fanno di Italego un sistema edile stabile e vincente.
Insomma “il mattoncino diventa grande”, e il suo potenziale di applicazione è innumerevole. Elevazioni di muri di sostegno di solo calcestruzzo, a secco, in maniera facile, veloce ed economica. È solo una fra le diverse applicabilità, perché le pareti Italego® dispogono di elevatissime prestazioni di resistenza meccanica e durabilità, ideali per il contenimento di materiali sfusi di qualsiasi genere come sabbia, ghiaia, rifiuti, ma anche scavi. Italego però non è il solo sistema innovativo dell’azienda, che si è distinta in questi anni per lo sviluppo di GMV anche per esterni, dando un nuovo impulso al settore, e, in modo particolare, per la creazione della Tavella IUBE. Composta da lapillo vulcanico, diversamente da quella in laterizio, ha il vantaggio di resistere meglio al fuoco, isolare acusticamente, per un’edilizia sempre più solida e sicura.