SANTA MARIA CAPUA VETERE. È accaduto ciò che il marito temeva da sempre, per una giovane della provinca di Caserta (Santa Maria Capua Vetere) di 28 anni, che si è sottoposta ad un intervento di bypass grastrico nove mesi fa in una clinica in Abruzzo.
Angela attualmente è in coma, con una famiglia disperata che aspetta un suo risveglio. «Ritorna presto da me e dai nostri figli, Angela» – è l’ultima frase che il marito le disse per convincerla a non sottoporsi a quell’intervento bariatrico di bypass gastrico
La vicenda
Angela Iannotta, nonostante i timori e le preoccupazioni da parte del marito, decide di sottoporsi ad un intervento di bypass gastrisco nove mesi fa, con lo scopo di dimagrire pensando che quella sarebbe stata l’unica strada per risolvere il problema del sovrappeso. Contrariata dal marito perché secondo il suo punto di vista la moglie non era nelle condizioni di poter subire un tale intervento, nonostante ciò, Angela contatta un chirurgo che opera in più cliniche tra la Campania e l’Abruzzo, il dott. Stefano Cristiano.
Il medico, dopo averla visitata, programma l’intervento di chirurgia bariatrica (bypass gastrico) presso una struttura in Abruzzo.
Le condizioni di salute di Angela
Dopo l’operazione, le condizioni di Angela sono peggiorate vistosamente: febbre, difficoltà respiratoria e complicanze cardiache. Durante i nove mesi è dimagrita molto vomitando spesso, fino ad avere problemi e dolori gastrointestinali e ginecologici, edemi agli arti, svenendo di tanto in tanto.
A quel punto si rivolge di nuovo al medico che l’ha operata, Stefano Cristiano, dopo essersi consultata con il suo ginecologo di fiducia, il dottor Pierluigi Pozzuoli, che intuitivamente si era già accorto che la situazione stesse precipitando.
Il chirurgo bariatrico, Stefano Cristiano, decide allora di effettuare un secondo intervento “a cielo aperto” sull’addome e non in laparoscopia robotica, come la prima volta. Questa volta il ricovero e l’intervento chirurgico avvengono venti giorni fa in una clinica della provincia di Caserta. D’ allora le condizioni post operatorie di Angela iniziano a peggiorare.
La degenza fino al coma
La situazione si è complicata il 3 febbraio, dopo una lunga degenza post operatoria per Angela, quando il personale di turno, viste le gravissime condizioni della giovane, con oltre 40 gradi di febbre, decide finalmente di trasferirla in una struttura pubblica attrezzata: puntano all’unità operativa di anestesia e rianimazione e terapia intensiva dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Caserta.
Operata d’urgenza
Giunta al Pronto Soccorso dell’Ospedale la giovane donna, ancora cosciente chiede aiuto ai medici e poi perde conoscenza; prontamente visitata, sottoposta agli accertamenti necessari, viene condotta immediatamente in sala operatoria nel cuore della notte dove in brevissimo tempo viene sottoposta ad un intervento chirurgico di urgenza, di quasi cinque ore, da parte di una equipe multidisciplinare di operatori chirurghi e anestesisti specializzati allo scopo di salvarle la vita.
Rischia la vita per setticemia
Il suo malessere è stato generato da una gravissima infezione (una severa setticemia) che ha colpito alcuni suoi organi vitali interni. Poi Angela al mattino presto del giorno successivo viene ritrasferita in coma nell’unità di anestesia e rianimazione e terapia intensiva sempre dell’Ospedale di Caserta e ora i medici specialisti di quel reparto – sotto la saggia guida del primario dott. Pasquale De Negri – stanno tentando, con grande professionalità, il tutto per tutto pur di salvarle la vita.
La denuncia
Il marito non riesce a spiegarsi come mai il medico Cristiano non abbia potuto rendersi conto della situazione clinica della moglie e ha deciso così di presentare denuncia all’Autorità Giudiziaria tramite il Commissariato della Polizia di Stato di Marcianise nelle mani del dirigente Valerio Consoli con tutta la documentazione sanitaria che è riuscito a reperire a casa. Oggi fa appello a tutti per la richiesta di sangue da donare per le condizioni critiche della moglie.
Cristiano imputato per omicidio colposo ai danni di Raffale Arcella
Il medico Cristiano è lo stesso che ha operato Raffaele Arcella di Caivano, il giovane 29enne deceduto proprio a seguito dell’intervento di bypass gastrico e che attualmente è imputato per omicidio colposo. Come riferiscono i legali del marito di Angela, il chirurgo non risponde più al telefono.
Le dichiarazioni di Fernando Maria Pellino, legale della famiglia Arcella
Dalle dichiarazioni dell’avvocato Fernando Maria Pellino, legale della famiglia Arcella, apprendiamo: “Ennesimo caso di mala gestio rispetto alle condizioni cliniche delle persone che decidono di sottoporsi a degli interventi così rischiosi, che magari presentano solo un leggero sovrappeso. Ho sempre ribadito che questi interventi debbano essere preventivamente seguiti da un’attenta analisi medica, e decidere solo in un secondo momento, se sussitano o meno le condizioni per fare un intervento. Nel caso del nostro caro Raffaele Arcella, sappiamo che era un ragazzo in sovrappeso, ma non era da sottoporsi alla chirurgia bariatrica e credo sia lo stesso caso di Angela, pur non conoscendo adeguatamente le sue condizioni. Esprimo la massima vicinanza alla famiglia, con la speranza che la giovane possa salvarsi, ma queste azioni devono essere fermate definitivamente“.