Scuola e Covid, nuove regole in arrivo con il prossimo Dpcm

0
1296

Iniziano a delinearsi i tasselli per le nuove linee guida espresse dal Dpcm, che per la prossima settimana dovrebbe avere il via libera dal Governo. Lo scopo sarà quello di rendere le regole di vita con il Covid più semplici e flessibili.

I punti affrontati maggiormente saranno i comportamenti da assumere durante la quarantena, i testi molecolari e antigenici, delucidazioni sul conteggio dei ricoveri ed una semplificazione del sistema dei colori delle regioni, come un aggiornamento degli indicatori e una macro-distinzione di due diversi livelli: da un lato la zona rossa, dall’altro tutto il resto delle fasce anche se il sistema dei colori sarà mantenuto per l’analisi epidemiologica.

A scuola, cosa accadrà:

Per gli studenti che seguiranno le lezioni in Dad non sarà prevista la quarantena, ma l’autosorveglianza. Ovvero lezioni a distanza solo per un determinato periodo e non più l’autoisolamento. Tra le varie misure, si sta valutando la possibilità di evitare il ricorso alla didattica a distanza per gli studenti vaccinati alle elementari.

L’altra novità contenuta nel provvedimento potrebbe anche essere il ritorno in classe di guariti e vaccinati con solo il tampone (senza la necessità del certificato del medico, come avviene adesso).

Dad ridotta da 10 a 7 giorni per tutti gli studenti vaccinati, così come avviene per gli adulti. Questo da subito. Poi, nei prossimi giorni, niente più lezioni in modalità remoto per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado guariti da non più di sei mesi o vaccinati, allungamento a tempo indeterminato del Green Pass per chi ha fatto il booster e per i vaccinati di ogni età.

Il passo avanti sarebbe comunque notevole, perché oggi nella scuola dell’infanzia basta un solo caso per andare tutti a casa, alle elementari due, alle medie e nei licei con due casi vanno in Dad solo i non vaccinati, con tre tutti. E proprio ieri un sondaggio dell’Anp, l’associazione dei presidi, al 21 gennaio ha contato il 32% di classi in Dad nella scuola dell’infanzia e il 23% in quella primaria. Un bel problema per tanti papà e mamme in difficoltà con il lavoro, costretti ad accudire i figli più piccoli a casa anziché a scuola. Per questo, come soluzione minima, la presenza in classe verrebbe sempre e comunque garantita a chi è guarito e vaccinato e che per questo difficilmente potrebbe reinfettarsi. Tutti d’accordo, infine, sul mettere poi fine agli screening nelle scuole con i tamponi salivari, giudicati una costosa perdita di tempo.

Previous articleLSU: stabilizzazione a metà
Next articleVecchio numero dell’isola ecologica, una tragedia per una 90enne
Laureata in sociologia, con curriculum socio-antropologico alla Federico II di Napoli. Giornalista pubblicista, blogger e social media manager. E' stata vice segretario nel direttivo del SUGC (Sindacato Unitario Giornalisti Campania) dal 2019 al 2023. Ha lavorato come docente di sociologia per enti di formazione. Appassionata di tecnologia e moda, collabora con varie emittenti televisive per interviste e servizi. Blogger d'autore per Fanpage, dal 2012 al 2019, fondatrice del blog "Respirando Rosa". Adora i contrasti e le sfumature, decisamente una fiera anti-conformista, contro i sistemi di pensiero strutturati e le mentalità chiuse.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here