Troppe vittime di femminicidio nel 2021. La Ministra Cartabia: “una vera barbarie”.

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Marcela Lagarde definisce il femminicidio una “forma estrema della violenza di genere contro le donne, prodotto dalla violazione dei suoi diritti umani in ambito pubblico e privato attraverso varie condotte misogine, quali i maltrattamenti, la violenza fisica, psicologica, sessuale, educativa, sul lavoro, economica, patrimoniale, familiare, comunitaria, istituzionale, che comportano l’impunità delle condotte poste in essere, tanto a livello sociale quanto dallo Stato e che, ponendo la donna in una condizione indifesa e di rischio, possono culminare con l’uccisione o il tentativo di uccisione della donna stessa, o in altre forme di morte violenta di donne e bambine: suicidi, incidenti, morti o sofferenze fisiche e psichiche comunque evitabili, dovute all’insicurezza, al disinteresse delle istituzioni e all’esclusione dallo sviluppo e dalla democrazia”

Una ricerca mondiale del 2018, eseguita da “Gender realted killing of women and girls”, ha dimostrato che ogni anno nel mondo vengono uccise circa 87 mila donne per motivi di genere.

Nel nostro paese il fenomeno del femminicidio è in costante crescita, facendo registrare nell’ultimo triennio circa 341 omicidi di donne in Italia (nell’80% dei casi uccise dai mariti o dai compagni).

2019 – circa 111 omicidi

2020 – circa 112 omicidi

2021 – circa 118 omicidi

Il 2022 è iniziato appena da 20 giorni e ha già fatto registrare diversi casi di femminicidio come quello accaduto a Motta Santa Lucia, in provincia di Catanzaro, dove un operaio di 49 anni ha confessato al suo titolare di aver soffocato e ucciso la moglie.

Storie strazianti che molto spesso durano da anni e che vedono le donne costantemente schiacciate dal peso di una violenza che spesso, è sempre prima psicologica.

La ministra Marta Cartabia, in Aula al Senato, nella sua relazione sull’amministrazione della Giustizia ha posto in evidenza questa continua e inarrestabile crescita di violenza domestica dichiarando: “Troppi casi di violenza sulle donne, troppi i femminicidi, troppe le violenze sui bambini, troppi i drammi che originano in ambito domestico di cui abbiamo notizia quotidianamente. Una vera barbarie”.

Sperando che le parole della guardasigilli Cartabia non cadano nel dimenticatoio e che il suo lavoro possa orientarsi veramente a difesa dei deboli abbiano sempre le donne il coraggio di denunciare i propri aggressori di oggi, prima che sia troppo tardi.

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