Abbiamo più volte scritto del fallimento totale della videosorveglianza e dei controlli nella zona di via cinquevie, nei pressi del campo Rom a confine con Afragola.
Negli anni abbiamo narrato il continuo ripulire di quella zona, con scarichi illegali di ogni tipo di rifiuto, cosa che avviene ancora oggi ciclicamente, con grosso dispendio economico.
Abbiamo negli anni documentato il modo di agire delle ditte che facevano gli interventi e pubblicato le somme impegnate, ma la situazione ad oggi resta invariata.
La differenza con le passate amministrazioni è che prima venivano chiamate ditte esterne, oggi il monopolio è passato alla sola Green Line, la ditta commissariata che è presente sul territorio di Caivano per la raccolta dei rifiuti urbani.
Prossimamente cercheremo di capire le cifre impegnate, anche se non sono ben visibili dal sito istituzionale dell’ente, ma la cosa certa è che quanche giorno fa c’è stato l’ennesimo intervento, con pulizia della parte antistante e ‘ipotetico’ parco giochi’, con eliminazione anche di due carcasse di auto oltre al nuovo regalo per i nostri concittadini Rom.
Il sindaco Falco, intervenuto con l’incaricato del Governo per il contrasto al fenomeno di”Terra dei fuochi”, Vice Prefetto Filippo Romano, oltre all’esercito ha consegnato ai Rom 18 bidoni per la differenziata, 9 blù e 9 verdi oltre ad altri due per l’indifferenziata che erano già sul posto.
Purtroppo i caivanesi che pagano tasse e Tari attendono da oltre 24 mesi la consegna dei bidoni e delle buste per la raccolta della differenziata nonostante nel capitolato della ditta ci sia la somma impegnata per ogni anno per questo tipo di servizio.
Vedremo a cosa sarà servito l’ennesimo intervento, quanto sarà costato e quando anche i cittadini di Caivano potranno avere ciò che gli spetta. Da capire, anche, le somme per il materiale che doveva essere consegnato ai cittadini negli ultimi due anni come sono state spese e il perchè della mancanza, ma questa è tutta altra storia!
Ripulire le zone citate dall’articolo è un atto di civiltà e di accoglienza che va condiviso, ma non bisogna trascurare il resto del centro urbano. Caivano sembra una enorme pattumiera dove il sacchetto selvaggio è una consuetudine consolidata e dove la distribuzione di sacchette per la raccolta differenziata sono oggetti misteriosi presenti solo nei bilanci fatti a sostegno del lievitare delle tasse per la spazzatura. Quanto ai cassonetti che se pur obsoleti e da mettere da parte potrebbero almeno limitare l’accumulo dei rifiuti sulle strade, sono o assenti o insufficienti. Bisogna darsi una mossa e cominciare a pensare più ai cittadini e meno alle poltrone.