L’articolo 13 della legge del 13-8-2010 n.136 e gli articoli 37-38-39 del codice dei contratti facevano obbligo ai comuni di aderire a una stazione unica appaltante che aveva il compito di gestire le gare relative ai lavori pubblici per importi pari o superiori a 150 mila euro al netto dell’iva.
La SUA era altresì competente per gli appalti di fornitura e servizi per importi pari o superiori a 40 mila euro.
Per effetto di tali disposizioni l’amministrazione comunale a guida dell‘ex sindaco Monopoli sottoscrisse un protocollo d’intesa con il provveditorato alle opere pubbliche per la Campania, Molise, Puglia e Basilicata.
La delibera fu approvata dal consiglio comunale il 28-12-2016 ma non produsse nessun effetto concreto in quanto nel settembre 2027 il sindaco Monopoli veniva sfiduciato e la gestione della casa pubblica passava nelle mani dei commissari nominati dalla prefettura.
Nei tre anni di gestione commissariale, la terna insediata nel comune di Caivano, si avvalse del provveditorato alle opere pubbliche in quattro circostanze: la gara per l’affidamento in concessione della sosta a pagamento con esiti che sono sotto gli occhi di tutti; la gara di refezione scolastica con esiti estremamente incerti, quella per l’affidamento del servizio di tesoreria e la gara per il servizio della custodia e mantenimento dei cani randagi.
A tutt’oggi non si hanno notizie dello stato della procedura avviata con delibera n.69 del 12-4-2021 dall’attuale amministrazione per quanto riguarda la gara sulla mensa scolastica.
Sempre il provveditorato delle opere pubbliche nell’anno 2019 ha concluso la procedura di gara per il servizio della custodia e mantenimento dei cani randagi. La gara veniva aggiudicata in favore della sopcietà Rifugio Agro Aversano che gestisce diverse centinaia di cani per un importo di 1,39 € per cane al giorno. Un costo a carico della collettività che sfiora i 350 mila euro all’anno.
L’attuale amministrazione retta dal sindaco Falco ha posto all’attenzione del consiglio comunale la problematica relativa alla stazione unica appaltante nella seduta del 20 settembre 2021.
Il punto in discussione veniva rinviato ad altra data su richiesta del consigliere Pietro Falco accolta, poi, all’unanimità dal consiglio comunale.
Cosa è accaduto in questi mesi
In attesa che l’amministrazione comunale retta dal sindaco Falco, trovi le necessarie convergenze per consentire al comune di aderire a una SUA, i vari funzionari dell’ente hanno provveduto con proprie determinazioni ad affidare direttamente milioni di euro per lavori, forniture e servizi in ciò agevolati dal cosiddetto decreto semplificazione che derogando dal codice dei contratti da la possibilità ai comuni di provvedere ad affidamenti diretti fino ad importi di 150 mila euro.
Quindi non può destare nessuna meraviglia che si sia provveduto a trasformare uno stanziamento disposto dallo Stato di circa 260 mila euro in quattro affidamenti diretti di vari importi per interventi di amnutenzione nelle scuole.
Questa è la linea di condotta adottata dall’amministrazione Falco: niente gare e solo applati frazionati.
Lo stesso potrebbe accadere per i circa 3 milioni di euro assegnati al comune di Caivano in quanto comune in dissesto. L’amministrazione Falco ha stabilito di destinare questa somma per la manutenzion di strade, plessi scolastici e altre infrastrutture comunali.
In mancanza di stazione unica appaltante non osiamo immaginare che si possa ricorrere a 20 affidamenti diretti, ma l’amministrazione Falco ci ha abituato a questo ed altro.