Dove sono le buste per la raccolta differenziata? Frode in fornitura?

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I cittadini di Caivano pagano per il servizio di igiene urbana una tassa fra le più alte di quelle degli altri comuni. Nel 2021 la tassa sarà di oltre 8 milioni di euro.

A una tassa così elevata non corrisponde un servizio adeguato.

La domenica il servizio è sospeso, gli ingombranti vengono raccolti in maniera episodica, in molte strade, soprattutto in periferia, si accumulano rifiuti di ogni genere.

La raccolta differenziata nel 2020 si è fermata al 32-33% e a tutt’oggi non si registrano sensibili incrementi. A fronte di questa situazione piuttosto precaria i cittadini caivanesi da anni aspettano la fornitura di buste per la differenziata.

Il problema sembrava risolto allorquando la commissione straordinaria, nominata dalla Prefettura, nel gennaio del 2020 affidò il servizio alla ditta Green Line togliendolo alla Buttol.

Nel protocollo sottoscritto fra il comune e la Green Line, una società confiscata alla camorra, come previsto nell’allegato A, vi era la fornitura per la raccolta differenziata di buste per tutti i tipi di rifiuto, nonché la fornitura di 2500 bidoni per la raccolta dell’umido. La spesa totale a carico della ditta Green Line era di circa 250 mila euro.

I caivanesi hanno pagato la tassa nel 2020 che prevedeva la fornitura di buste e bidoni, ma non hanno visto nulla.

Il sindaco Falco ha prorogato per ben due volte l’affidamento alla Green Line in attesa della gara per sostituire la ditta. Anche nel 2021 la stessa ditta avrebbe dovuto fornire migliaia di buste e bidoni ai caivanesi.

Nel frattempo un nuovo anno volge al termine, ma per i cittadini ancora nulla è cambiato. Dove sono circa 500 mila euro?

Di questa situazione non sembra farsene carico né l’amministrazione, né l’assessore al ramo, né il responsabile del settore, tanto meno il DEC, cioè colui che dovrebbe vigilare sulla regolare esecuzione del servizio e delle forniture.

Nel frattempo che qualcuno faccia chiarezza, per i cittadini oltre al danno (mancata fornitura di buste e bidoni) sia aggiunge anche la beffa: il rimborso Tari per la V rata 2017-2018, dichiarata illegittima dalla magistratura, forse sarà restituita nel 2022/24.

A Caivano quando c’è da prendere dalle tasche dei cittadini lo si fa senza ritegno e scrupolo, quando c’è da restituire tutto viene rimandato alle calende greche.

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