Questo è il senso della missiva inviata dalla ditta DimPark al comune di Caivano con la quale la ditta aggiudicataria del servizio della sosta a pagamento chiede al sindaco di essere esentata dal pagamento del canone dovuto. (Sarebbero 10.288,00 oltre iva mensili)
A sostegno della richiesta la ditta elenca una serie di adempienze da parte del comune. In primo luogo la ditta con un incasso giornaliero di 400 euro potrebbe al massimo incassare 150 mila euro all’anno il che è lontanissimo da quanto previsto nel capitolato (art.4).
Inoltre la ditta lamenta la mancanza di vigilanza da parte del personale di Polizia Locale che non eleva alcun verbale in contravvenzione su quanti parcheggiano su marciapiedi, su diviento di sosta o passi carrabili.
A questo si aggiunge che l’ufficio contravvenzioni del comune non sarebbe in grado di processare i verbali eventualmente elevati in mancanza di software gestionale.
Infine la ditta ravvisa che la disposizione degli stalli sarebbe irragionevole e irrazionale e addirittura inferiore di 126 posti rispetto a quanto previsto nel capitolato. (dovrebbero essere i posti auto al cimitero).
Tutte queste inadempienze aumenterebbero l’evasione dal pagamento per la sosta con inevitabile riduzione per le casse comunali e per il concessionario.
Tutti questi motivi spingono spingono il concessionario a richiedere al comune una urgente riunione per verificare in contraddittorio le inadempienze lamentate. Il servizio di sosta a pagamento da poco entrato in funzione ha suscitato non poche polemiche e critiche soprattutto da parte dei commercianti che attraverso le loro associazioni di categoria hanno lamentato la mancanza di stalli per il carico e scarico della merceoltre alla mancanza di strisce bianche e gialle per i portatori di handicap.
A parere dei commercianti l’istituzione del servizio di sosta a pagamento non favorisce le attività commerciali, anzi, aumenta i disagi per i residui operatori commerciali presenti sul territorio caivanese.
Un’altra grana per il sindaco Falco che sulla problematica si era difeso dichiarando che l’amministrazione da lui diretta poteva fare ben poco perchè gli atti di gara erano stati approvati dalla commissione straordinaria. Se questo è vero è altresì vero che all’atto dell’insediamento dell’attuale sindaco le procedure di gara erano ancora in corso di espletamento e quindi c’era qualche margine per intervenire e per modificare, dove possibile, il capitolato e accertarne la congruità e la rispondenza dell’articolato di gara agli interessi dei citatdini.
Capitolato sbagliato, contenzioso assicurato!!!
Altro lavoro per l’ufficio legale già oberato dalle continue emergenze di debiti fuori bilancio.
Basta revocare la delibera del commissario e ripensare la materia inserendola in un piano della mobilità cittadina razionale e tale da far diminuire l’incidenza dell’uso della macchina in città per assicurare vivibilità ad un paese che è al collasso. Questa giunta non deve passare alla storia come l’amministrazione della crisi permanente perché
di tutto rapace, ma di nulla capace !
Non lo fara’, perche’ poi dovrebbe un po’ ragionare e, quest’attivta’ celebrare non gli appartiene