«Caivano 9 luglio 2021
Preoccupati e basiti per l’interminabile sparatoria di ieri sera, giovedì 8 luglio, abbiamo deciso di sospendere le attività del Gruppo Estivo. Il solo pensiero che qualche bambino possa essere coinvolto in un conflitto a fuoco ci terrorizza. Il Signore abbia pietà di noi. Tutto vuoto. I nostri bambini di serie zeta senza diritti costretti a chiudersi in casa. Che tristezza!!! Padre Maurizio Patriciello»
La risposta di Don Fortunato di Noto
Apprendo la triste e inquietante sparatoria che ha imposto la chiusura per prudenza del Campus estivo a Caivano nella Comunità di Padre Maurizio Patriciello, amico, sacerdote impegnato a lenire e a custodire la bellezza dei figli di Dio in una Terra piena di fuochi e di ferite che non arrivano, tante volte, a rimarginarsi, perché ‘si spara per strada’. Fa paura questa interminabile sparatoria. Tanta paura.
Mi amareggia quel ‘tutto vuoto’, mi rattrista molto quei ‘bambini di serie zeta senza diritti costretti a chiudersi in casa”. Mi scuote dentro il fatto che non si reagisce ‘potentemente’ contro questa negazione della vita, contro questo ferire e far marcire il presente e un ipotetico futuro già tumefatto dai colpi che richiamano alla morte.
Eppure quei così detti ‘bambini di serie zeta’ sono quelli non ultimi, non senza senso, anzi la ‘zeta’ da tutto il senso dell’alfabeto della vita.
I bambini sono tutto l’alfabeto dell’esistenza umana e dobbiamo, possiamo difenderli, proteggerli, amarli, educarli al senso autentico delle cose, al rispetto degli altri, alla capacità di ‘reagire’ contro ogni fuoco incrociato che vuole bruciare tutto.
Ho detto a Padre Maurizio, se lo riterrà opportuno, insieme ai loro genitori ed educatori, di pensare a portare i bambini al nostro Centro polivalente di Meter qui ad Avola e a Pachino, in Sicilia.
I bambini di Caivano della Parrocchia sono di tutti e non possiamo pensare che non possano vivere il Campo Estivo dedicato a loro e per loro.
Non possiamo pensare di alimentare il vuoto e la serie senza alfabeto, perché forse qualcuno vuole questo: rendere invisibili e senza parole i bambini.
Vi abbraccio tutti, con affetto.
Avola (Sr), 09 luglio 2021
don Fortunato Di Noto