Che il Governo abbia le idee poco chiare su tutto quello che riguarda i vaccini, ormai sembra essere un dato di fatto, anche se il vaccino più discusso resterà sicuramente il Vaxzevria, comunemente conosciuto come AstraZeneca.
Il piano vaccinale avrebbe dovuto seguire linee guida univoche sull’intero territorio nazionale, ma il tempo ci ha dimostrato che così non è stato, infatti molte regioni hanno gestito la situazione in maniera autonoma e approssimativa.
Il Governatore che più ha fatto discutere è indubbiamente quello della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che prima ha permesso, in autonomia, alle Asl di organizzare decine e decine di giornate “promozionali” per la somministrazione dei vaccini AstraZeneca e del monodose Johnson e poi, come se fosse lui l’autorità sanitaria nazionale voleva, addirittura, sospendere tutte le somministrazioni di vaccini a vettore virale.
Qualche settimana fa, il Comitato Tecnico Scientifico, aveva emesso un parere che andava verso la sospensione della somministrazione della seconda dose del vaccino AstraZeneca agli under 60, consentendo però come seconda dose l’utilizzo di un vaccino diverso come Pfizer o Moderna (entrambi non a vettore virale ma a mRna).
Il Governatore della Campania, con una dichiarazione a mezzo stampa, aveva subito annunciato il suo dissenso verso la vaccinazione eterologa, ossia si dichiarava contrario a somministrare agli under 60, che avevano ricevuto la prima dose di AstraZeneca, un vaccino diverso.
Gli uffici regionali, nel frattempo, ponevano un quesito specifico al Ministero della Salute che confermava di fatto quanto già precedentemente deciso.
A distanza di circa una settimana, nel caos totale generato da una comunicazione terrificante frutto del delirio di De Luca e del poco senso di responsabilità del Governo, in cui i cittadini non sanno più cosa pensare e di chi fidarsi annunciando di non voler ricorrere all’utilizzo del mix vaccinale, arriva un nuovo parere del Comitato Tecnico Scientifico che “consente” agli under 60 di scegliere se ricorrere al mix vaccinale, oppure se concludere il ciclo con la seconda dose di AstraZeneca.
Ovviamente la responsabilità, secondo il Comitato Tecnico Scientifico, resterà in capo ai cittadini che dovranno scegliere, nel caos più totale, cosa fare.
Ci vorrebbe più chiarezza e più responsabilità da parte delle Regioni e del Governo centrale!