Assegno unico ai nastri di partenza. Con l’arrivo in Consiglio dei ministri del provvedimento ponte, la misura dovrà partire a luglio è riguarderà le famiglie che oggi non hanno accesso a sostegni, gli autonomi e i disoccupati, per poi estendere l’assegno a tutti nel 2022.
Parliamo di un assegno dal valore di un minimo di 30 euro a un massimo di 217,8 euro al mese per ciascun figlio.
Nello specifico per accedere all’assegno unico si farà riferimento all’Isee: secondo la bozza, ne avranno diritto i nuclei fino a 50mila euro di Isee.
L’importo massimo mensile è 167,5 euro per primo e secondo figlio, maggiorato del 30% dal terzo figlio in poi. E dunque l’importo massimo per famiglie con due figli raddoppia a 335 euro. Più che triplica a 653 euro con tre figli. L’importo cala al crescere dell’Isee. E si azzera con Isee oltre 50 mila euro.
Chi può accedere:
Il beneficio verrà attribuito a lavoratori dipendenti, autonomi o incapienti. Possono fare richiesta tutte le mamme dal settimo mese di gravidanza. Dai 18 anni di età, inoltre, una somma ridotta rispetto all’assegno potrebbe essere accreditata direttamente al figlio se: è iscritto all’università; è un tirocinante; è iscritto a un corso professionale; svolge il servizio civile; svolge un lavoro a basso reddito.
Come si presenta la domanda:
In via telematica a Inps o presso Caf e Patronati, secondo le modalità che Inps indicherà entro il 30 giugno 2021.