Un riconoscimento importante per l’architetto Angelo Marzano di Caivano, che in occasione del Premio Internazionale Capo d’Orlando di Vico Equense ha realizzato un monumento in ferro zincato alla molecola della VITA.
Ad ispirare la sua opera la scultura in bronzo di Charles Reina posta, nel 1993, in uno dei principali centri di ricerca per il cancro e la genetica al mondo, il Cold Spring Harbor Laboratory (C.S.H.L.) di Suffolk New York, per celebrare il 40/mo anniversario del DNA.
Per saperne di più pubblichiamo di seguito l’interessante contributo della Professoressa Enrica Gargiulo di Vico Equense.
La Rotonda della Vita
“Un insieme di elementi che potessero ben rappresentare ciò per la quale ogni essere umano muove le proprie azioni, giorno per giorno. LA VITA è tutto quanto si è voluto rappresentare nell’opera completa.” È la descrizione che dà l’arch. Angelo Marzano, ideatore dell’opera che si staglia all’ingresso di una delle zone più difficili del napoletano: il Parco Verde di Caivano.
E così una mattina di gennaio, guidando verso scuola, mi trovo di fronte alla rappresentazione di ciò che è stato il principale oggetto dei miei studi e delle mie ricerche universitarie, il polimero di Acido DesossiriboNucleico ossia il DNA.
Li! Proprio li! A pochi passi dalla scuola dove insegno le scienze. Una meraviglia ai miei occhi. Freno bruscamente per scattare una fotografia, rimandando il pensiero alla cosiddetta Terra dei Fuochi, alle battaglie di Don Patriciello, ad Antonio Giglio e Fortuna Loffredo, a Ciro Migliore e Maria Paola Gaglione….
La storia
Come contrasto a questo scenario, l’opera è stata concepita nel 2008 dall’ architetto Angelo Marzano nell’ambito del progetto di riqualificazione attuato dall’amministrazione comunale, con particolare riferimento alle aree di verde urbano attrezzato o ad elementi particolari come piazze e rotatorie.
Pensato come un inno alla Vita, come dall’autore stesso descritto, il progetto prevede l’installazione di tre simboli che ad Essa si rifanno: la molecola di DNA, centrale, in rappresentanza del concetto scientifico di vita, avvolta da due corone circolari che spazzano l’intera superficie della rotonda, occupate rispettivamente da un prato fiorito ed una vasca d’Acqua rappresentanti due fondamentali elementi per la sopravvivenza di ogni essere umano.
Così come ideata, la rotonda venne costruita nei primi mesi del 2014, all’epoca grazie anche al contributo di alcuni privati, mentre ad oggi, modificata, consta delle due eliche composte da lamiere in ferro zincato avvolte in posizione contrapposta al palo in ferro e collegate tra loro da tubolari rappresentanti le basi azotate, le unità componenti il filamento a doppia elica del DNA.
Con la speranza che l’opera sia realizzata nuovamente secondo il sogno dell’ideatore, rappresenta un forte segno di rinascita e fonte di ispirazione per le giovani generazioni, affinché abbiano cura di ciò che di più importante hanno ricevuto in dono: la Vita.
Enrica Gargiulo