Con estrema certezza è stato appurato che l’amministrazione Falco ha grosse difficoltà organizzative, di programmazione e spesso proprio di educazione.
Ma andiamo per ordine. In primis bisogna specificare che la preside non ha voluto lasciare dichiarazioni, riguardo l’ordinanza del sindaco per il centro vaccinale nella palestra della scuola, è voluta essere isolata da questa presa di posizione dell’amministrazione, in attesa che la stessa possa rispettare le regole. Nel frattempo però in prima linea si sono messi i docenti che hanno voluto spiegare e mettere in chiaro delle cose: ‘ Il corpo docenti della Cilea Mameli è dalla parte dei cittadini caivanesi e disposto a fare ulteriori sacrifici in questo periodo di covid, ma non si comprende la presa d’atto di un’amministrazione che con diversi posti da scegliere ne sta facendo, a questo punto, un fatto strettamente politico andando a penalizzare ulteriormente gli alunni della scuola, oltre a forzare il piano di sicurezza della scuola, sempre a discapito dei bambini. Noi lavoriamo 365 giorni all’anno per i bambini, la politica caivanese?
La cosa grave è l’indisponenza e la maleducazione. Dopo l’ennesimo chiarimento con l’assessore Ariemma, alla domanda: ‘La nostra scuola come tutte per legge ha un piano di sicurezza e di evacuazione, bisogna fare attenzione e verificare bene’ – alla risposta dell’assessore: ‘Perchè il terremoto deve venire proprio adesso?’ cadono letteralmente le braccia e si comprende che mentre si lavora rispettando la legge poi la politica entra con fare illegale con risposte da censura.
Si ricorda che già a febbraio, con estrema chiarezza, l’istituto ha fornito il piano di sicurezza e fatto notare che necessitava uno stravolgimento, se possibile, oltre a dire che la palestra in oggetto è inglobata nella scuola, quindi per fare questo punto vaccinale si dovrebbe requisire la palestra, un’ala della scuola con il laboratorio musicale e quello per disabili, oltre a tenere persone libere nell’atrio della scuola con il pericolo di contatto con i bambini.
La Croce Rossa, quella presente sul territorio, aveva fatto diverse proposte, ma all’amministrazione, senza competenze specifiche, piace questa palestra.
Inoltre non si sono preoccupati del piano ‘La scuola d’estate’ organizzata proprio dal Miur dopo quest’anno scolastico particolare per la pandemia.
L’arrivo a scuola e l’allarme dei genitori
Di solito per organizzazione (assente) e per educazione (assente) prima di andare presso un plesso scolastico, tranne per esigenze incombenti e molto gravi, si usa prendere appuntamento e programmare un incontro con orario stabilito quando non si intralciano i lavori scolastici, molto anche per le dinamiche legate ai controlli e verifiche per il covid.
Conoscendo i personaggi, è stato fatto l’esatto contrario causando allarme tra i genitori all’uscita della scuola, ecco il racconto del presidente del consiglio d’istituto Gaetano Ponticelli: ‘Gli assessori e chiunque, con ogni tipo di carica, vista la pandemia, prima di accedere in plessi scolastici deve chiedere un’autorizzazione preventiva e organizzare l’appuntamento, come fanno da tempo tutti i cittadini accorti e educati del nostro paese. Ieri nel plesso Mameli si è presentata l’ass.re Pierina, ass.re Peluso e Antonelli, addirittura invitando il Dott.Celiento Giuseppe e Dirigenti dell’ ASL, durante l’orario scolastico con alunni in classe, senza concordare nessun tipo di appuntamento. Ha innanzitutto recato preoccupazione ai genitori passanti e presenti degli alunni vedendo tutte queste autorità in un periodo pandemico, come un procurato allarme, molti riconoscendo dottori dell’Asl hanno incominciato a fare mille domande e ha fatto crescere la preoccupazione per i figli all’interno dell’istituto.
La preside mettendoli in attesa e chiedendogli di ripresentarsi con un orario extrascolastico preventivamente accordato, la Pierina continuava con voce alta e atteggiamento poco consono: ‘Datemi le chiavi’, tentando di spaventarli, con poca educazione. Gli alunni, dove gli stessi hanno chiamato i genitori dalla preoccupazione e spaventati.
Non contenta la Pierina raggira dall’esterno l’istituto ed entra nel lato dell’infanzia attraversando le classi, un atto di grande irresponsabilità, visto che chiunque entra nell’istituto, per legge, deve compilare un modulo, misurare la temperatura e sanificare la mani, a questo punto il personale scolastico per per tutelare i propri alunni l’ha invitata ad uscire dal corridoio delle aule e messa alla porta.
Il consiglio dell’istituto stigmatizza tale comportamento, dove i medici dell’asl vedendo l’imbarazzo dell’accaduto ha chiesto un incontro con il responsabile del plesso per il 27 perché hanno intuito di una programmazione perché inesistente.
Il mio pensiero personale è che oggi l’amministrazione dovrebbe preoccuparsi di vaccinare innanzitutto i Caivanesi con difficoltà di deambulazione, problemi fisici, bambini autistici, immigrati non registrati…Un Vaccino day per i cittadini Caivanesi visto che da gennaio a fine maggio nn hanno fatto assolutamente nulla e che forse non servirà a nessuno.
Hanno fallito e lo sanno bene, e lo certifica il grande nervosismo per l’ennesima figuraccia. Spero solo che abbiano imparato qualcosa, ma lo dubito visto che hanno un’età avanzata e credono di mettere paura alzando la voce, devo ribadire ancora che Caivano ha bisogno di legalità e loro, ora si trovano all’opposto.
Ci rivolgeremo alle autorità competenti per la tutela dei nostri minori, nel frattempo ci vediamo il 27 maggio con l’incontro dei tecnici e ci faranno capire come intendono salvaguardare la sicurezza dei bambini, ma non ci spiegheranno, perchè non sono capaci, del perchè la scuola con più iscritti deve essere tagliata della palestra, del laboratorio musicale e della stanza per disabili (dovrebbero essere requisiti perchè in prossimità della palestra)’