Amministrazione e politica, riflessioni del consigliere Salvatore Ponticelli

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Pubblichiamo una lettera scritta dal consigliere comunale Salvatore Ponticelli (L’ Arca) che fa un’analisi accurata sull’attuale condizione politica del nostro paese:

Scenari attuali

Pochi mesi della consiliatura guidata dal sindaco Falco e la maggioranza è già in crisi. La giunta perde già pezzi: dalla stampa apprendiamo le dimissioni dell’assessore al bilancio Mennillo. A dimostrazione che Caivano non è governata da una maggioranza compatta ed omogenea e che non ha un’idea di città da programmare e progettare.

Constatata la non ancora partenza nonostante siano passati 8 mesi dell’amministrazione del sindaco Falco e dell’inadeguatezza emersa, sin da subito, della coalizione di governo di fronte alle sfide che contano per la città, attendiamo adesso un cambio di passo che è indispensabile.

Un cambio di passo distinto e distante dalla logica del “campare alla giornata” che si preoccupa più di accontentare il singolo consigliere o il singolo partito, tralasciando totalmente la risoluzione di problemi che attendono, ormai da anni, di essere affrontati con serietà e capacità.

Un’instabilità amministrativa

Un’instabilità amministrativa emersa subito dopo l’insediamento del nuovo consiglio Comunale che impedisce di fatto alla politica di amministrare Caivano come meriterebbe per le potenzialità umane, economiche e culturali che ci sono e che potrebbero fruttare in termini positivi di autentico sviluppo del tessuto sociale. Una città abbandonata o come dichiarata da un nostro concittadino “sfortunata” e lasciata al proprio destino.

In questi mesi così drammatici pur a fronte di una complessità senza precedenti, questa maggioranza ha dimostrato e sta dimostrando una grande irresponsabilità e immaturità civica e politica, mettendo in discussione anche l’approvazione dell’atto principale di ogni azione amministrativa, quello del bilancio.

Stiamo affrontando una sfida di portata epocale. Abbiamo paura di perdere beni essenziali, come la vita e la salute, e di tornare a sentirci profondamente fragili. I cittadini aspettano dalle Istituzioni a vari livelli anche quelli locali delle risposte concrete ai loro fabbisogni e invece devono registrare la crisi di un’amministrazione eletta da pochi mesi. Si rischia di perdere il contatto con la realtà.

Il ruolo della minoranza

Noi continueremo come minoranza a svolgere il nostro ruolo di controllo e di indirizzo, cercando di fungere da stimolo per questa coalizione che sembra non avere una rotta ben delineata e trasparente.

A noi non interessa il tanto peggio tanto meglio, continueremo a dare il nostro contributo nelle sedi istituzionali (consiglio comunali e commissioni consiliari) ben consapevoli che l’esempio di abnegazione e senza propri tornaconti è la vera arma che può mettere in discussione chi è animato da intenti e speculazioni personali.

I problemi del nostro paese

Proprio nei momenti più critici della storia di una cittadina come la nostra, sciolta per infiltrazioni camorristiche e con il dissesto ancora in corso, dobbiamo ritrovare le ragioni nobili e alte della politica, quelle che ispirano le scelte più autentiche, le ragioni che muovono l’impegno di chi crede che la politica sia essenzialmente servizio per la collettività dove il pensare e l’agire del politico e dell’amministratore deve essere rivolto all’uomo, ai suoi bisogni alle sue aspettative di salute, di istruzione e di lavoro.

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