25 aprile. Gaffe organizzativa e storica a Pascarola

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Il 25 aprile è il giorno in cui ogni anno in Italia si celebra la festa della Liberazione dal nazifascismo, avvenuta nel 1945. L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno ma si considera il 25 aprile come data simbolo, perché quel giorno del 1945 coincise con l’inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della repubblica di Salò dalle città di Torino e di Milano, dopo che la popolazione si era ribellata e i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere le città.

Gaffe storica

Commemorazione della Guerra sbagliata
Commemorazione della Guerra sbagliata

Quindi parliamo della seconda guerra mondiale (1945) e non della prima (1918). Stranamente al primo anno di celebrazioni dell’amministrazione Falco si è commesso lo stesso errore fatto dai commissari nel 2018.

A Pascarola la cerimonia ha avuto luogo all’ingresso della Parrocchia di San Giorgio Martire dove fu eretto il monumento per i caduti di Pascarola della 1a Guerra Mondiale, avvenuta tra il 28 luglio 1914 e l’11 novembre 1918.

I caivanesi sanno che la targa commemorativa in Memoria dei Martiri della Resistenza Nazifascista si trova nella villetta di Pascarola.

L’errore nonostante il consigliere Mellone avesse avvertito

L’abbandono della villa e targa ai caduti a Pascarola

Il consigliere comunale Giuseppe Mellone, pascarolese, ha dichiarato: ‘Stamattina quando l’amministrazione capeggiata dal sindaco Enzo Falco è giunta a Pascarola ho fatto presente al presidente del consiglio comunale Francesco Emione che era il posto sbagliato per commemorare i nostri partigiani, ma la risposta è stata che in quel momento era difficile reperire la chiave della villetta. Quindi ho capito che non erano preparati sul momento che si stava vivendo nella nostra frazione. In verità lo avevo capito anche nei giorni scorsi, visto che la targa in memoria dei nostri caduti si trova in pieno abbandono come la villetta, oramai con l’erbaccia alta più di un metro, ma non ne voglio parlare in questa circostanza. Comunque ho notato una cerimonia di facciata senza trasporto emozionale verso i nostri morti’

Dimenticanza nonostante l’orgoglio caivanese

Nonostante l’agognato orgoglio caivanese urlato in campagna elettorale, forse questa amministrazione abbastanza datata, come alcuni componenti politici presenti questa mattina, non conosce bene Caivano e la sua storia.

Per quanto riguarda la scelta dell’esperienza, dopo il sindaco si sono visti assessori in chiara età pensionabile, oltre alle scelte politiche poco giovanili, vedi l’allontanamento dei giovani del forum con la sede affidata ai carabinieri in pensione, vedi la scelta del nuovo comandante dei vigili, pensionato tra poche settimane.

A volte l’esperienza non è sinonimo di migliorie, ma c’è ancora tempo avanti. Nel frattempo i caivanesi, quelli che hanno studiato la storia hanno potuto dire una preghiera, hanno potuto fermarsi un secondo in riflessione, hanno solo per un istante ricordato gli eroi del 1945 che ci hanno reso liberi. La gioventù purtroppo non conosce, non è invogliata e non è stuzzicata al ricordo e alla partecipazione.

Grazie agli Eroi di Caivano, Pascarola e Casolla!!!

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