Ma quanti materassi ci sono a Caivano…bis?

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Ma quanti materassi ci sono a Caivano?

Questo quesito lo troviamo pubblicato su un blog datato 14 marzo 2012, un blog denominato Caivano Sarà gestito da un tale Enzo Falco, che con ogni probabilità è l’attuale sindaco di Caivano, o un omonimo, ma poco importa.

A 9 anni di distanza, oltre alle problematiche legate all’epoca con l’Igica e alle altre società appaltate col comune, nulla è cambiato con sversamenti di rifiuti continui e anche in centro città. Questo certifica che Caivano oltre ad essere la città dei rifiuti in generale e dell’inciviltà, nello specifico potrebbe essere quella dei frigoriferi e dei materassi.

Nell’articolo si legge che non esisteva ancora l’isola ecologica e i cittadini conferivano in strada, oggi l’isola ecologica esiste ed è funzionante, ma materassi e frigoriferi sono comunque in strade e nei terreni.

Questo l’articolo dell’epoca (14 marzo 2012)

MATERASSI VIA LONGOBARDI anno 2012
Nel disastro dei rifiuti che il bel servizio di Francesco Esposito ha fatto, supportandolo anche con un ampio servizio fotografico, quello che colpisce è la presenza di materassi, frigoriferi… al di là della spazzatura di tutte le razze. Ed è inevitabile la discussione sulle colpe dell’amministrazione e/o su quella dei cittadini “incivili”. E’ il solito dividersi in due partiti contrapposti, a volte semplicemente perchè si è a favore o contro l’amministrazione del momento, il Sindaco pro tempore. In realtà la questione è sempre un pò più complessa di quanto appaia a prima vista. E’ indubbia l’inciviltà di molti cittadini che continuano a pensare al bene pubblico come ad una cosa estranea da sè. E’ il solito leitmotiv di chi vuole tutto pulito in casa (fino alla ossessione) e non se ne frega più di tanto se immediatamente fuori dalla propria porta c’è più o meno una autentica discarica. Ma è ovvio che un cittadino di tale specie, che deve essere multato per gesti poco urbani sul conferimento dei rifiuti, non può non avere una indicazione su dove andare a conferire i cosiddetti rifiuti ingombranti. Un tempo l’ex Igica li veniva a ritirare a casa, come in qualunque servizio decente, a volte un pò in ritardo, ma arrivava. L’Igica l’hanno fatta fallire e la nuova società Energia e Ambiente perderà l’appalto al Comune e non si sa cosa succederà e quale azienda (privata) vincerà il nuovo appalto. Ma c’è un punto che segna la responsabilità inequivocabile degli amministratori: la non apertura delle isole ecologiche… la prima addirittura del 2000 (una delle prime in Campania) a Via Necropoli, la seconda recentemente costruita con il contributo della Provincia di Napoli in Via Rosselli verso Casolla. L’apertura di questi due siti, fondamentali per la raccolta differenziata, sarebbe utilissima per dare una indicazione precisa ai cittadini per conferire i materassi, i frigoriferi, i mobili ecc… E invece c’è un lassismo esasperante.. Prova ne è che la ORAM, fornitrice delle attrezzature per finire di allestire l’isola ecologica di Via Rosselli, intima con una nota perentoria al Comune di prendere in consegna tale attrezzature… Ne siamo venuti in possesso, volentieri le pubblichiamo… E così il re è nudo!!!!
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Pasquale Gallo, nella comunicazione da più di vent’anni, ha studiato Marketing e Quality e cura diverse campagne pubblicitarie regionali. Giornalista pubblicista dal 2007, ha sempre scritto di sport, partendo da testate cartacee come Cronache di Napoli, Il Roma e Il Partenopeo, entrando nel web fondando Pianetanapoli nel 2006. Ad oggi oltre ad essere editore di Zona Calcio, portale e trasmissione radiofonica, collabora con TuttoCasertana e Capri Event Tv. Nel 2015 fonda IlgiornalediCaivano.it che non è solo un progetto editoriale, ma un vero punto di riferimento per l’intera cittadinanza con un continuo interagire attraverso email e social network.

1 COMMENT

  1. ……a queste foto vanno aggiunte anche quelle foto che con indecenza alcuni commercianti lasciano alla chiusura della giornata fuori i propri negozi!!!!!

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