Il coronavirus non frena l’azione didattica di 13 dirigenti scolastici dell’area a nord di Napoli, che scendono in campo per realizzare nuovi progetti e per attuare nuove proposte per la scuola. Dunque arrivano buone notizie sul fronte della scuola, grazie al Comitato Dirigenti Scolastici, recentemente costituito, formato da presidi di scuole di grado diversi.
L’ obiettivo del Comitato
L’obiettivo è una stretta collaborazione con le varie sedi degli Uffici Scolastici Regionali e con lo stesso Ministero dell’Istruzione. A presiedere il nuovo organismo è l’instancabile dirigente scolastica dell’istituto comprensivo “Cilea Mameli” di Caivano, dottoressa Rosaria Peluso (nella foto), da anni in prima linea a supporto di nuove iniziative e progetti per il mondo della scuola, tesi a migliorare l’offerta formativa e la ricerca di nuove strategie di interventi nella didattica curricolare ed extracurricolare.
Ma ecco i dirigenti scolastici che fanno parte del neo comitato:
Elena Cavaliere (vice presidente), mentre i membri fondatori sono Immacolata Arpino, Adele Caputo, Caterina Errichiello, Agata Esposito, Rosa Frezza, Fernanda Manganelli, Giuseppina Marzocchella, Cristina Novi, Giuseppe Pagano, Rosalba Sorrentino e Osvaldo Tessitore.
Il Comitato Dirigenti scolastici è stato costituito su coordinamento del presidente nazionale incaricato dell’A.N.S.I. (Associazione nazionale Scuola Italiana), dottor Domenico Manzo, e con la collaborazione dei membri del consiglio direttivo nazionale.
Le dichiarazioni:
“L’obiettivo – spiega la preside Rosaria Peluso – è quello di creare una sinergia tra scuola e istituzioni regionali e nazionali. Le nostre finalità sono principalmente quelle di interfacciarci con le varie sedi regionali dell’USR e con il MIUR, per discutere tematiche inerenti alla scuola, per l’analisi delle criticità e per la valutazione e l’attuazione di nuove proposte e progetti. Le prime iniziative del Comitato – precisa Peluso – riguardano la formazione dei docenti sulle problematiche della didattica a distanza e sulle nuove tecniche di apprendimento, soprattutto adesso che siamo ancora in piena pandemia”. Da segnalare che l’associazione ha una vasta offerta formativa (consultabile al sito web nazionale ansi@ansi.it), rivolta a tutto il personale scolastico.
L’A.N.S.I.
L’Associazione Nazionale Scuola Italiana è stata fondata il 10 dicembre 1946. In base all’articolo 5 del D.leg.vo n. 460 viene classificata come “Ente associativo senza scopo di lucro”.
“Le finalità principali per cui fu fondata la nostra Associazione erano quelle della rinascita democratica del Paese e del risveglio della coscienza civica nel popolo – commenta la preside Peluso – in particolare per il problema della gioventù, sia a livello educativo che lavorativo. Pertanto il raggiungimento di queste finalità ha indirizzato la prima Presidenza A.N.S.I. verso un’intelligente presenza, soprattutto nel campo legislativo”.
Inoltre l’A.N.S.I. ha stipulato convenzioni con numerose Università italiane, consentendo così, nello scorso decennio, l’attuazione di un vastissimo piano di aggiornamento di docenti destinati al sostegno scolastico di soggetti diversamente abili. Dunque tale piano ha consentito l’inserimento nel mondo lavorativo della scuola a circa cinquemila docenti di tutto lo Stivale.
“La vocazione universitaria – aggiunge Peluso – ha radici storiche nella vita dell’A.N.S.I. che, nel lontano 1955, fondò a Cassino anche una Libera Università. L’ateneo operò per ben 20 anni, fino al 1975, anno in cui fu poi statalizzata. Successivamente, nel 1994, sono state gettate le basi giuridiche per la nascita di una Libera Università Europea degli Studi “Giuseppe Giampietro”, caratterizzata dalla formazione a distanza”.