“Ugo il Riccio e altre Storie”. E’ il titolo del libro della 34enne scrittrice caivanese Federica Migliacco.
Il testo, fortemente autobiografico, si prefigura come una serie di epifanie, un andirivieni nel tempo e nello spazio, che va a comporre una tela più grande, dai contorni ancora sfumati.
Il volume (edito da LFA Publisher, Lello Lucignano Editore), è disponibile in esclusiva presso la libreria indipendente “Io Ci Sto” a Napoli Vomero, in piazza Fuga. Ma è possibile trovarlo anche in tutte le altre librerie e ordinarlo sulle maggiori piattaforme e-commerce.
“Ugo il Riccio e altre Storie” è il primo ed interessante lavoro della giovane e promettente scrittrice che, nelle sue appassionanti pagine, racconta con dovizia di particolari un percorso verso la maternità.
Un percorso che, nella sua quintessenza, parte dall’infanzia. Un’infanzia che rimembra immagini indelebili delle estati trascorse al mare, le sfide dell’adolescenza e, successivamente, le conquiste dell’età adulta.
“Insomma – chiosa Federica – è una tempesta della mente e dell’animo”.
Federica, che vive attualmente a Caserta, è laureata in Lingue per la Comunicazione e Cooperazione Internazionale. Parla diverse lingue (inglese, francese, e cinese) e si occupa da anni di internazionalizzazione d’impresa. L’autrice è stata da sempre amante del disegno e della scrittura e già da bambina ha partecipato a svariati concorsi artistici e letterari con lusinghieri risultati.
Nel 2019 ha partecipato, tra l’altro, anche alla pubblicazione “Testimonianze per la memoria storica di Caivano” (III edizione – Istituto degli Studi Atellani), con alcuni suoi inediti ed esclusivi saggi.
“Impiegata di giorno, scrittrice per gioco, illustratrice di angoli spiegazzati, semplicemente mamma”. Così Federica Migliaccio ama definirsi. E aggiunge.
“Scrivere resterà per molti soltanto una di quelle cose da rinchiudere nel cassetto dei sogni. Sogni mai realizzati. Oggi stringo tra le mani uno dei miei. Un plauso particolare va all’editore Lello Lucignano e a tutto lo staff LFA Publisher, che mi hanno dato questa bella opportunità!”.