Nella seduta del consiglio comunale del 12 febbraio su proposta dell’amministrazione comunale il civico consesso con il voto favorevole di tutta la maggioranza e con l’astensione della minoranza ha approvato un atto di indirizzo nel quale si stabilisce di utilizzare l’ex villa Moccia per la realizzazione di uno spazio di riuso e riparazione.
L’ex villa Moccia del clan Moccia sita in località cinquevie tra Caivano e Afragola era un bene confiscato alla criminalità organizzata ed era diventata anche luogo di sversamento di rifiuti di ogni genere.
Il 10 settembre 2020 i manufatti presenti nell’area di via cinque vie furono abbattuti attraverso l’intervento della prefettura di Napoli con il concorso del corpo di Polizia municipale, carabinieri e altre autorità.
L’amministrazione comunale di Caivano per evitare che l’area diventasse luogo di sversamento di rifiuti abbandonati e tossici provvide alla recinzione dell’area con una muratura. Con la delibera adottata dal consiglio comunale, l’amministrazione intende, anche su indicazione del prefetto Marco Valentini, realizzare uno spazio cosiddetto di riuso e riparazione.
Tale progetto dovrebbe coinvolgere anche la comunità dei Rom presenti nell’area adiacente all’ex villa Moccia, dove vivono da anni diversi gruppi di etnia Rom alloggiati in container, forniti, qualche decennio fa dall’allora Provincia di Napoli.
Il progetto vedrà il coinvolgimento oltre che della prefettura anche del commissario per il contrasto dei roghi tossici nonchè di alcuni consorzi nazionali per il riciclaggio delle plastiche e altri rifiuti speciali.
Con questo progetto l’amministrazione comunale intende emulare l’esperienza realizzata in altri comuni, soprattutto nel centro nord. Un impegno sicuramente gravoso per l’amministrazione del sindaco Falco, soprattutto in relazione alla concreta possibilità di coinvolgere la comunità Rom nell’attuazione di un progetto così ambizioso.
