CAIVANO. “Combattere la disoccupazione e l’evasione scolastica e ridurre il tasso di criminalità nel quartiere”. Al Parco verde di Caivano il Covid-19 non ferma l’attività dell’associazione di volontariato “Un’infanzia da vivere”.
E così circa 150 bambini e ragazzi, di età tra i 10 e i 17 anni, sono già impegnati dal lunedì al sabato nei progetti “Mani in arte” e “Orti sociali”, grazie alla concessione in comodato d’uso gratuito della struttura ex Igica da parte del Comune. Un edificio di 300 metri quadrati, dove sono stati allestiti vari laboratori e realizzata la sede associativa.
“Innanzitutto – spiega Chiara Campestre, presidente dell’associazione di volontariato – si è dovuto provvedere alla realizzazione dei laboratori rispettando tutte le vigenti norme sanitarie anticovid. Il progetto “Mani in arte”, con l’aiuto di professionisti del settore culinario, è volto all’insegnamento delle tecniche di base della cucina napoletana, dall’impasto della pizza ai vari rustici e/o fritti tipici, per permettere agli allievi di imparare un lavoro fondamentale nel nostro paese. Un ringraziamento va al sindaco Enzo Falco e all’amministrazione comunale, che hanno creduto nel nostro progetto”.
L’iniziativa “Orti sociali”, svolta con l’ausilio di un laboratorio di cucina, prevede la trasformazione alimentare dei prodotti dell’orto. Sono percorsi di sperimentazione di tecniche artigianali e artistiche, finalizzate allo sviluppo dell’apprendimento, valorizzandone i saperi, le competenze e le abilità. Da annotare che l’ente comunale di via Don Minzoni ha messo a disposizione anche un’area di ben 800 metri quadrati in via Atellana, che la stessa associazione sta già riqualificando con la messa in sicurezza e attrezzandola con giochi per bambini.
LA SVOLTA
“La nostra associazione è nata nel 2008 – precisa Bruno Mazza, volontario storico del sodalizio – abbiamo sempre creduto in quella che è la bellezza delle periferie e di questo rione che spesso viene oscurato da quelle che sono le problematiche del territorio e dai tanti fatti di cronaca sull’omofobia e pedofilia. Ma noi cerchiamo sempre, ed in qualsiasi modo, di aiutare bambini e adolescenti per tenerli lontani dalla malavita e dalle piazze di spaccio. La nostra mission è quella di trasmettere a tutti i sani principi”.
“Sappiamo che la disoccupazione e l’evasione scolastica sono le madri dell’alto tasso di criminalità presente in ogni quartiere difficile – prosegue Campestre – pertanto chiediamo anche un aiuto alle istituzioni e al governo al fine di sostenere e salvaguardare quelle che sono le aree a rischio e fornire ai giovani del territorio anche adeguati percorsi di educazione alla legalità”.
“Purtroppo – aggiunge Mazza – senza lavoro non ci sarà futuro per centinaia di giovani che vivono in questa difficile realtà di Caivano”. Ma non finisce qui. La struttura dell’ex Igica del Parco verde, contenente cinque sale, accoglie altre attività. Tra queste il progetto “Barbieri si diventa”, insieme ai fratelli Salvatore e Giuseppe De Vivo di “Bottega barber street”, impegnati ad insegnare l’arte del loro settore. “Un plauso va al presidente di Fondazione con il Sud, Carlo Borgomeo, che ha sempre creduto nelle attività di volontariato, sostenendo i nostri progetti – aggiungono Campestre e Mazza – tra breve decolleranno altri corsi musicali e sportivi”.
LABORATORI DI MUSICA E SPORT
Saranno attuati in collaborazione con le musiciste e cantautrici Federica Ottombrino e Marilena Vitale, e la società di pallacanestro Jirafa. In campo scenderà lo stesso presidente dell’Asd Jirafa, Davide Giordano, e i responsabili tecnici Domenico Serrao e Raffaele Piacentile.
Il progetto prevede la realizzazione di un campo polivalente in via Diaz, nella zona cosiddetta Bronx. Da annotare che l’associazione “Un’infanzia da vivere” ha già provveduto nei mesi scorsi alla riqualificazione dell’area di Villa Andersen del parco verde, uno spiazzale con un campo abbandonato, ma ora completamente riqualificato e dotato di varie giostrine per bambini e di due canestri di pallacanestro. Inoltre è stata realizzata per la prima volta in 34 anni l’illuminazione pubblica per l’intera area di Villa Andersen.