Dopo oltre 20 anni di precariato per gli Lsu (Lavoratori socialmente utili) sembra aprirsi uno spiraglio per la loro stabilizzazione presso gli enti dove prestano la loro attività.
Una possibilità che si è aperta con la legge del 27 dicembre 2019, la n.160, che ha introdotto misure a favorire l’occupazione a tempo indeterminato degli LSU. Una possibilità che veniva sfruttata dalla Commissione Straordinaria che con delibera n.26 del 17 febbraio 2020 manifestava il proprio interesse all’assunzione incentivata a tempo indeterminato dei lavoratori socialmente utili del Comune di Caivano.
Questa volontà veniva riconfermata dalla giunta municipale presieduta dal sindaco Falco che con delibera 207 del 3 dicembre 2020 avviava la procedura dei 46 Lsu presenti presso il comune, precisando che il proseguo della procedura era subordinato alla concessione in favore del comune del finanziamento strutturale di 9.296,22 € per ciascun lavoratore, a valere sul fondo sociale per l’occupazione e la formazione.
La previsione iniziale era quella di stabilizzare i lavoratori con contratti a tempo indeterminato parziale pari a 20 ore settimanali. Successivamente venivano avviate le procedure concorsuali dei 46 LSU che venivano dichiarati idonei per l’espletamento delle loro mansioni.
L’amministrazione comunale sulla scorta di una nota della Prefettura che invitava gli enti locali a stabilizzare gli Lsu nei limiti dei finanziamenti concessi provvedeva a rideterminare le ore rispetto ai compensi.
Allo stato gli LSU saranno impegnati per non più di 13 ore settimanali distribuite secondo un part time verticale settimanale su due giorni per tutte le categorie (A, B, B3, C) e per queste ore lavorate presso il Comune di Caivano percepiranno in media un compenso mensile di circa 530,00 € pari a circa il 32,36% della retribuzione annua per un impiego a tempo pieno.
Un salario assolutamente inadeguato dei lavoratori che attendono una vera e reale stabilizzazione.
Questa la dichiarazione del sindaco il 30 dicembre scorso…