Finché l’incidenza dei contagi da Covid-19 resta alta, gli esperti del CTS (Comitato Tecnico Scientifico) hanno mantenuto una linea di prudenza che include la scuola. Infatti, se fino a qualche settimana fa si dava per scontato il rientro in presenza di tutte le scuole superiori il 7 gennaio, come da intento della Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, i dati Covid hanno indotto a rivedere questa posizione, aprendo gli istituti fino alla terza elementare.
Dopo il grande lavoro del governo e dei dirigenti scolastici che hanno reso le scuole sicure dal punto di vista della pandemia, il problema per il contagio dei giovani studenti è dovuto principalmente ai trasporti e ai contatti esterni, quindi prima di entrare a scuola o alla sua uscita.
In particolare il Dott. Crisanti direttore del laboratorio di Biologia molecolare a Padova, in una sua dichiarazione rilasciata alla trasmissione “L’aria che tira”, ha specificato: “La terza ondata è una certezza in questa situazione, non c’è bisogno di previsioni. Con la riapertura delle scuole e delle attività produttive, abbiamo offerto una grande occasione al virus e i contagi sono esplosi”.
Crispano chiude, Caivano apre
Facciamo il paragone tra due comuni vicini, non certo per il numero di abitanti che è numericamente molto maggiore per Caivano, ma per la percentuale di contagiati.
Nell’ultimo report i paesi con maggiore contagiati per numero di abitanti sono quattro, tra questi Caivano e Crispano.
Caivano su 37800 circa ha circa 700 contagiati, (un contagiato ogni 54 abitanti), Crispano su 12330 circa ha circa 280 contagiati. (uno ogni 43 abitanti).
Il sindaco Michele Emiliano con una diretta social ha spiegato che il dato è relativamente preoccupante e secondo il suo modo di vedere e il proprio senso di responsabilità verso i cittadini ha ordinato la chiusura dei plessi scolastici in presenza per un’altra settimana, in attesa di altri dati.
Il sindaco di Caivano, il velinaro Falco, invece ha fatto scena muta confermando le disposizioni stabilite dal governo centrale prima e dal governatore De Luca poi senza tener conto dei dati del proprio comune.
La speranza che dopo confronto con chi di dovere abbia fatto la scelta giusta perchè se si dovessero verificare nuovi contagi, la sua non scelta potrebbe essere deleteria per i cittadini caivanesi.
Divisioni tra i cittadini
Per le email che ci arrivano e le segnalazioni sui social i genitori dei bambini e adolescenti caivanesi sono contrari alle lezioni in presenza.
Però c’è da segnalare anche una minoranza che vorrebbe la presenza per i propri figli.
Le foto che ci giungono però dai lettori, ancor di più nelle giornate uggiose sono si assembramenti e caos con direttive anti covid disattese.
Ma questo è poca cosa per un sindaco che partecipa ad assembramenti organizzati in zona mercato.
Che Dio ce la mandi buona!