Viviamo tutti i giorni con la consapevolezza di poter contrarre il virus o lo abbiamo già fatto, in un secondo lockdown che potrebbe essere considerato peggiore del primo a seguito di norme che cambiano di continuo.
Dopo l’estate, in cui sembrava essere tornata la normalità, oggi ci risulta sempre più difficile che ciò sia possibile. Per questi motivi, da qualche mese l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha parlato di stress da pandemia, ovvero “Pandemic Fatigue”, come una sindrome comportamentale causata dall’emergenza.
Pandemic Fatigue
La Pandemic Fatigue, ossia lo stress da pandemia, non è da confondere con la “post Covid fatigue”, cioè quello stato di indolenzimento, stanchezza cronica e smarrimento che colpisce chi ha avuto la malattia. I sintomi possono essere simili, ma ci sono delle differenze, in quanto lo stress da pandemia sorge per la paura di contrarre il virus.
Ciò che caratterizza tale stress, è la sensazione di non poter uscire più da questo “girone dell’Inferno”. La luce in fondo al tunnel sembra non vedersi mai, ed è questa sensazione che porta a sentirsi demotivati e a spegnere l’umore.
Ciò è peggiorato dalle limitazioni e dalle chiusure obbligatorie che alimentano il senso di impotenza dell’individuo. E’ come perdere qualsiasi controllo sulla propria vita. Si comincia a pensare che tutto sia inutile. Il rischio, in questo caso, è che il problema diventi parte della vita di tutti i giorni, qualcosa con il quale orami ci si deve abituare a convivere: lo stress da pandemia, dunque, può diventare cronico.
I sintomi della Pandemic Fatigue
- Ansia
- Agitazione
- Sbalzi di umore
- Rabbia
- Tristezza
- Irrequietezza
- Voglia di libertà
- Rifiuto delle norme imposte
- Rassegnazione
- Passività agli eventi
- Negazione del problema
In ogni caso, si tratta di stati d’animo che provocano l’insorgere di disturbi, di lieve o grande entità in base ai casi, quali: tachicardia, insonnia, capogiri, crisi ipertensive, perdita dell’appetito o, al contrario, aumento di peso, caduta dei capelli, coliti. Lo stress in molti casi può causare anche un fastidioso mal di testa. Per eliminarlo è utilissimo lo stretching al collo
Come combattere lo stress da pandemia
Tenere sotto controllo, lo stress da pandemia è possibile con degli accorgimenti. Innanzitutto è importante considerare, che alcuni sintomi sono normali, cioè il senso di demotivazione è dato dal fatto che l’organismo e la mente reagiscono come autodifesa e si preparano ad uno stato cronico di stress. Per evitare tutto ciò, bisogna creare nuove abitudini e nuovi stimoli.
Dal punto di vista fisiologico, è importante:
- Dormire dalle 7-8 ore (evitare i riposini pomeridiani molto lunghi)
- Fare un’alimentazione equilibrata (evitare troppi carboidrati)
- Assumere integratori specifici per rafforzare le difese immunitarie e quelli a base di “piante adattogene” per combattere lo stress, in grado di produrre energia metabolica (astragalo, ganoderma, suma, guaranà, bacopa, papaia e macha).
- Individuare una sessione di fitness da seguire con il tutorial online, praticare yoga, pilates o meditazione.
L’importanza del tempo libero
In queste occasioni, di tempo libero ne abbiamo a sufficienza, è quindi importante dedicarsi a degli hobby, come anche guardare la serie preferita o coltivare passioni. Scoprire nuove inclinazioni, insomma è importante “staccare la spina” per dedicarsi a situazioni che non portino sempre il marchio “Covid-19”.
Non guardare continuamente notizie in TV, piuttosto fare qualcosa di creativo. Il lavoro, svolto tra le quattro mura domestiche, non deve diventare la parte preponderante della vita nei momenti di lockdown, altrimenti la sindrome da stress da pandemia non farebbe altro che peggiorare per il carico da sostenere.
Passeggiate nella natura
Fare brevi passeggiate attorno a casa, nella natura, in solitaria (come consentito dai decreti) può aiutare a liberare la mente dalla negatività diffusa. Quando lo stress da pandemia si manifesta con forti sintomi è necessario comunque non sottovalutare il problema e consultare il proprio medico.
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