Nell’augurare a tutti un inizio d’anno sereno ed in salute passo a raccontare la storia della Viccioll e rose “ via delle rose “ in origine strada sterrata che collegava Caivano con Casolla Valenzano.
Casolla derivazione di Casale, Valenzana posto in valle allora piccole abitazioni fabbricate da braccianti e contadini in pianura leggermente avvallata le quali a cadenza venivano invase dalle acque piovane fin quando i Borbone decisero di bonificare i siti vesuviani, il pantano acerrano e parte delle terre nostrane realizzando i regi lagni opera imponente diretta dall’architetto Giulio Cesare Fontana nel 1787.
Tra i tanti aneddoti e storie a riguardo della viccioll e rose voglio raccontarvi quello che accadde nel 1955 quando gli operai scavando per collegare il serbatoio del primo distributore di benzina di fronte all’attuale villa comunale venne alla luce un sepolcro collocato sotto un’antica villa romana, non era la prima volta: infatti accadde anche nel 1888 a Sant’Arcangelo e nel 1923 al corso regina Margherita adesso via Libertini dove venero trovati vasi di creta, monili, monete antiche e affreschi straordinari, mentre a via delle rose il datore dei lavori per paura che gli venisse impedito di continuare a lavorare nella notte sostenuti da maldestri tombaroli trafugarono il tutto e posizionarono il serbatoio.
Ad animare e ravvivare a vicciol e rose le strade adiacenti nell’arco degli anni ricordiamo attività presenti e quelle che il tempo ha portato via con se, nel primo palazzo quello che fa angolo con via Esposito a metà 900 c’era il deposito dei pullman “ la Selak “ subito dopo dove adesso è situata la macelleria da Giovanni trovavi “O mannese“ artigiano che costruiva e riparava carretti e calessini, più avanti c’era Gaitan o chiatton “ De Lucia “ riparava ai contadini i motori d’irrigazione, il meccanico Ambrosone,adesso c’è ancora l’antica polleria Peluso dove per tanto tempo a servire i clienti c’era la mitica Caterina, la pizzeria e pulucenell, tentazione elettroniche, affare fatto, l’estetica piccolo sogno, Coffee Shop.
Via Ciro Menotti dal 1985 venne apostrofata o’ vic e Maradona, perché quando lo portammo a Caivano per raggiungere il palco posizionato nel mercato comunale percorrendo quei 50m a piedi impiegandoci mezz’ora .
Salendo Timo informatica troviamo via Crispi , via Silvio Pellico, Via Cirelli, Balgaf lampadari, foto Ginestra, il bar delle rose, la pasticceria le Rose, il ferramento Falco, via Morelli e Silvani New look Scuotto, la pescheria de Rosa , pizzeria delle Rose , Target parrucchieri, salumeria magia del grano, via fratelli Bandiera, via Maroncelli , la macelleria Scarpellino, via Confalonieri, RegalNew bomboniere, via Sciesa, ludoteca il Girotondo, foto Zeta, via Mameli, via Colletta, la pescheria Lorenzo e Loredana, via Pisacane, via Ferdinando, via Bixio, via Giovanni XXIII, via Paolo VI, via Don Migliori, via Cervi e per finire ancora due strade non denominate che noi chiamiamo penultima e ultima traversa via delle Rose.
A proposito sapete che via delle rose è la strada più lunga di Caivano ?
Dato che dal corso Umberto I termina ai regi lagni .
*Foto della pubblicazione ‘Testimonianze per la memoria storica di Caivano’
Bellissimo articolo complimenti all’autore.