NAPOLI. “La carezza dell’Èidolon del mare”. E’ il titolo del romanzo di Anna D’Auria (nella foto in alto), scrittrice e docente di latino e greco, edito da Youcanprint. Un racconto appassionante di una vicenda sentimentale che coinvolge il lettore fin dalle prime pagine e successivamente lo accompagna con un’ammaliante narrazione fino alle ultime righe del testo.
Esistono storie sinuose, capaci, con la loro profondità, di agitare prima e avvolgere poi, chi vi si imbatte, con una rete polivalente fatta di desiderio e di meditazione. Ciò è quanto sperimenta chi incontra questo romanzo, in cui una vicenda sentimentale diviene occasione per un ben più intenso esercizio di riflessione sul senso del dolore. Un dolore che appartiene indissolubilmente all’esistere, nonché sulla necessità etica dell’agire, con una conseguente presa di coscienza dell’unica direzione verso cui può muovere l’individuo: il bene. L’amore, del resto, è il cuore pulsante della narrazione che, lenta e accattivante, ne sonda le molteplici forme, pur indugiando con maggiore intensità sulle pieghe assunte dalla passione più calda, colta nella sua potenza anche attraverso versi davvero pregevoli.
“E proprio la poesia – spiega l’autrice – in particolar modo quella classica, costituisce in effetti una sofisticata trama che si insinua nel racconto: l’abilità della seduzione esercitata dalla grecità rivive nella pelle di un moderno amante che, con le sue storie, sa cadenzare le tappe di un complesso cammino esistenziale”.
D’altra parte l’attenzione riservata dalla scrittrice alla forza della parola antica, che sa ancora aggiogare, si lega perfettamente alla cura prestata alla veste formale, tanto densa di un lessico prezioso e mai banale quanto nitida nel suo fluire. Dalla combinazione, riuscita, di tali suggestioni nasce il piacere di questa lettura, toccante come una carezza inaspettata.
Sinossi
La mente della giovane Ania continua a varcare i cancelli del tempo, procedendo a ritroso nei meandri di oscuri ricordi. Una fiumana di dolore l’attraversa dal corpo alla mente, fino a toccarle il cuore. D’improvviso, un incontro inaspettato infrange la cortina di dolore che le annebbia la vita. L’abbraccio ritrovato del suo amato Lary le infonde nuovo coraggio e determinazione. Ma è proprio lui? È reale o una mera illusione? I sensi la stanno ingannando oppure un’anima post mortem può risplendere di nuova vita? Sebbene sia tormentata da mille dubbi, si abbandona a quell’ amore tanto inverosimile quanto passionale, riscoprendo un’intensa forza interiore che le consentirà di affrontare gli spettri di un terribile passato, segnato dagli orrori visti e subìti nella casa famiglia in cui è cresciuta. Troverà il coraggio di ritornare nella bolgia che le ha marchiato irrimediabilmente l’anima? Il suo percorso di rinascita sarà scandito dall’incontro con la piccola orfanella Elena e con l’amica d’infanzia Samina, vittima di abusi. Ma chi è l’uomo misterioso che ha ridato ad Ania la voglia di vivere? Non è Lary! Sarà il vecchio marinaio Omar a risolvere l’enigma della vicenda, racchiuso in un simbolo spiraliforme, in un nome ancestrale e negli abissi del gigante dagli occhi blu, quella distesa marina, gemmea e carezzevole, a cui Ania aveva da sempre affidato i suoi pensieri e i dolori, immersa in un labirinto di sconfinata solitudine.