Lotta ai pregiudizi sul Parco Verde. La richiesta di Luigi Sirletti

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Anche il nome di una strada può fare la differenza. E’ questa la richiesta di Luigi Sirletti, rappresentante del Movimento Cinque Stelle, indirizzata al sindaco di Caivano, Enzo Falco.

La motivazione

Essendo cittadino caivanese residente nel “Parco Verde” il cui indirizzo sulla Toponomastica del comune di Caivano risulta registrato “Via Circumvallazione Ovest Parco verde 6 isolato…” e lo stesso indirizzo appare su documenti di identità, evidenziando la provenienza del cittadino, ovvero dal Parco Verde, laddove una società che etichetta tutto, questa del nostro quartiere per i fatti di cronaca e per come lo rappresentano in TV, i vari dossier e gli articoli giornali, che molte volte, appesantiscono questa etichetta su chi vive in questo quartiere.

Spesso nel rilasciare il documento, il primo pensiero che noi ci facciamo è per la provenienza, che può non essere gradevole per i molti pregiudizi. Un altro problema è il servizio di consegna postale e l’individuazione dell’indirizzo per fatture e documenti risulti spesso incomprensibile o incompleto, in quanto i postini non conoscono sempre il territorio e spesso c’è anche un ritardo o una mancata consegna della posta.

Ciò può essere d’intralcio ai molti giovani che cercano lavoro e spesso omettono l’indirizzo sul curriculum per non far prevalere i pregiudizi sul candidato penalizzando lo stesso, alcuni infatti lo cambiano direttamente. Tutto questo è il sintomo di una società che vive in ombra e cerca un riscatto.

La richiesta

Al sindaco, chiede di cambiare il nome dei viali sulla toponomastica e dai documenti di riconoscimento “Via Circumvallazione Ovest Parco Verde, isolato…” a nomi già esistenti dei viali e di installare in ogni viale l’indicazione con il nome della strada.

L’indirizzo di casa mia vorrei cambiarlo in modo definitivo in Viale delle Magnolie così come gli altri viali tra cui:
Viale Azalea – Viale Rosa – Viale Tulipani – Viale Margherita – Viale Ciclamino – Viale Iris – Viale lillà – Piazza mimosa...”

Tale cambiamento sarebbe l’inizio di un’ integrazione al centro di Caivano, con la speranza di un’ulteriore collaborazione, cancellando i pregiudizi sorti a volte, proprio, dall’indirizzo di provenienza.

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