“Alba tossica” è un racconto sulla Terra dei fuochi, la dinamica dei rifiuti e roghi tossici che che si estende tra le province di Napoli e Caserta, argomento attuale ma di cui se ne parla fin troppo poco. L’autore è un attivista che si espone in prima persona, rischiando la vita come tanti suoi colleghi. Il testo è un invito a riflettere , a scuotere le coscienze, in un periodo come quello che stiamo vivendo, in cui il covid non è l’unico virus che sta colpendo le nostre terre. È scritto in tono melanconico, molto scorrevole, coinvolgente e per niente noioso. Durante la lettura, si ha la sensazione di sofferenza e di rivolta interiore.
Pensieri istantanei, flashback come scariche di un elettroshock emotivo che conduce al sogno, o all’incubo. Racconti e concetti che si dilatano e contraggono, in un’overdose di esperienze immediate. Espressioni dadaistiche per voltare le spalle all’oscura complessità della realtà, per depredare attenzione dal lettore assuefatto dalle narcotizzazioni di massa. In un turbolento, onirico universo, astratto felliniano d’inquietudini e dannazioni. Intorno a queste nebulose introspettive, la periferia napoletana e casertana postglobale della Terra dei Fuochi. La scatola nera della modernità, dove sono più evidenti le secrezioni tossiche e disumanizzanti di un sistema iniquo, quasi irreale, al limite della degenerazione antropologica. La terra diventa veleno, il rinnegare l’identità ancestrale dei nostri avi, il fuoco che consuma tutto ciò che il mondo ricco non vuole più, generando morte. Palazzoni dormitorio, piloni stradali, campi rom, discariche, centri commerciali. Emigrazione, omologazione, abbandono sociale. Spirito di sopravvivenza e spregiudicata creatività endemica. Dentro questi contenitori, che spesso diventano contenuti, contraddizioni isteriche al limite della schizofrenia intellettuale. Il tempo è quello della pandemia, dell’apoteosi del mondo senza confini, del mondialismo senza compromessi. O del suo definitivo tracollo, in un crepuscolare, quanto incerto, cammino dell’umanità verso il Caos preinstallato.
L’autore: Massimiliano Esposito con laurea e master in Criminologia, ha scritto sul “Roma” e “Il Primato Nazionale” on line. Per il blog Il Detonatore, CampaniaNotizie.com, reportage di denuncia pubblicati da Pupia.tv Campania. Attivista della Terra dei Fuochi, anti globalista, anti mondialista, anti capitalista, identitario. Racconta, dalle periferie di Napoli e Caserta, le scatole nere del mondo postglobale, le secrezioni tossiche di un sistema iniquo, totalmente allo sbando. L’alba tossica è la sua prima raccolta in cui pensieri, visioni e fermenti, pieni d’inquietudine e dannazioni, si mescolano a una lotta di denuncia fatta di resistenza urbana e di argine intellettuale all’omologazione desertificante della società dei consumi di massa.