Una balena, esemplare femmina di una lunghezza di 14 metri e 40 centimetri è stata trovata morta domenica 8 novembre a Capri, a Cala del Rio. L’intervento di recupero è stato organizzato dalla capitaneria di Porto e dall’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno per accertarne le cause della morte.
La balena è stata portata via mare fino a Castellammare e poi a Caivano in un centro per effettuare l’autopsia all’interno della Proteg azienda all’interno della zona Asi di Pascarola.
La Proteg della famiglia Papa oltre ad essere una azienda leader nella lavorazione dei sottoprodotti di origine animale e rigenerazione oli e grassi vegetali ed animali esausti ha da sempre messo a disposizione uno spazio dell’azienda con un laboratorio per lo studio e la verifica degli animali morti prematuramente da parte delle università.
Dopo gli accertamenti di ieri effettuati dal team dell’Istituto zoo profilattico del Mezzogiorno in collaborazione con l’Anton Dohrn di Napoli e il Cetaceans’ stranding Emergency Response Team (Cert) pare che il cetaceo non sarebbe morto per cause antropiche, né dirette (l’impatto con un’imbarcazione) e né indirette (l’ingerimento di plastiche). Sarebbe stata, invece, una significativa parassitosi intestinale a causare il decesso della balenottera.
Questo il video all’interno dell’azienda:
https://www.facebook.com/watch/?v=389879459113097
Nel suo corpo non sono stati rinvenuti corpi estranei, la malattia avrebbe avuto un andamento particolarmente acuto. La morte risale a circa dieci giorni fa: sono state le correnti, con ogni probabilità, a trasportare la carcassa nella caletta in cui è stata individuata, per mezzo di un drone, da un cittadino.
Lo scheletro dell’animale dovrebbe essere poi esposto alla stazione zoologica Anthon Dohrn di Napoli.