Ritardi e lunghe attese per il personale del 118 che deve attendere le ambulanze in dotazione, nei pronti soccorsi, fino alla completa sanificazione.
In piena emergenza Covid-19, tali ritardi sono da attribuire ad un sistema che prevede la sanificazione di tutti i mezzi presso la Misericordia di Caivano, società vincitrice dell’appalto per la gestione delle ambulanze e dei loro conducenti, la stessa che gestisce quelle in servizio nelle aree della Asl Napoli 2 nord e Napoli.
Tutti i mezzi provenienti dalla provincia di Caserta devono fare tappa a Caivano per essere sanificati e si crea una fila interminabile tra via Cimarosa e via Catalani, che spesso fa ritardare il servizio di pronto soccorso.
Normalmente il processo di sanificazione per ciascuna ambulanza dura trenta minuti, e questo comporta del tempo di attesa prolungato quando ci si sposta da un comune all’altro e si trovano in fila altre ambulanze. Non in tutti i pronti soccorso della provincia di Caserta si fanno turni da 12 ore, ma se in quello di Marcianise c’è una sola ambulanza il numero dei mezzi è esiguo anche altrove, 22 in tutta la provincia.
Questo aspetto fa comprendere anche perché se non si riesce a gestire bene l’emergenza Covid, non si riescono a fare nemmeno gli interventi di urgenza classica, nel senso che si arriva in ritardo anche sui codici rossi, quando le condizioni dei pazienti sono drammatiche.
Una grave mancanza per la sanità locale che rischia di sfociare in una crisi peggiore durante i prossimi mesi, quando gli ospedali potranno essere saturi. In queste condizioni, molti medici si ritrovano a dover lasciare dei pazienti in casa, quando dovrebbero essere ospedalizzati. La situazione non è rosea nemmeno negli ospedali, in quanto prima di un ricovero, bisogna attendere i tempi del triage, per un posto in pronto soccorso, come negli ospedali da campo.