Portata sul grande schermo, la storia di Fortuna Loffredo, dal regista Nicolangelo Gelormini. Un film ispirato ai fatti di cronaca, presentato alla Festa del Cinema di Roma, con le attrici protagoniste Valeria Golino, Pina Turco e la giovane Cristina Magnotti.
Conosciamo tutti ormai la storia della piccola Fortuna Loffredo che il 24 giugno 2014 precipitò dall’ottavo piano del palazzo in cui viveva. La bimba allora, aveva sei anni, e in realtà fu gettata nel vuoto, perché stanca di subire ancora tanti abusi. Condannato all’ergastolo Raimondo Caputo, ritenuto responsabile.
I fatti non vengono mai menzionati dal regista che racconta in “Fortuna” soprattutto la storia vissuta dalla bambina, non si concentra sulla violenza, ma sulla sua immaginazione per fuggire dal suo mondo, in uno spazio parallelo.
« Alla base c’era l’idea di tradire lo spettatore, perché dietro alla storia, c’era il più atroce dei tradimenti, quello della madre. Questo ha fatto si che l’estetica stessa traghettasse lo spettatore da una parte, mentre la narrazione andasse da un’altra. Volevo far provare agli spettatori la stessa sensazione atroce che io immagino possa provare la vittima di un tale abuso», ha raccontato il regista durante la conferenza stampa di presentazione di Fortuna.
Nel ruolo della piccola vittima, il regista ha scelto Cristina Magnotti, mentre Valeria Golino si sdoppia in due personaggi, che vivono solo nel suo mondo fantastico: una mamma amorevole che si preoccupa del suo malessere e una psicologa che interpreta i suoi disegni, quindi l’orrore.
L’altro sdoppiamento invece, è stato affidato a Pina Turco, una mamma completamente disinteressata e complice degli abusi su Fortuna, e una distratta impiegata dell’Asl.
Per la ricostruzione del film, sia il regista che lo sceneggiatore si sono documentati leggendo articoli di cronaca e acquisito documentazioni, anche se la storia non segue la cronologia di ciò che è accaduto.