Impresentabile? Non ci sta la candidata di Forza Italia alla Regione Campania Maria Grazia di Scala che respinge con forza “l’etichetta” affibbiata a lei e ad altri 8 aspiranti consiglieri regionali campani dalla commissione parlamentare che alla vigilia delle competizioni elettorali sforna l’elenco appunto degli impresentabili, cioè di coloro che hanno procedimenti penali di un certo rilievo in corso. Il suo è quasi un giallo, visto che, oltre non avere alle spalle nessuna condanna, neppure in primo grado, l’unico procedimento pendente che la riguarda è relativo all’emissione di un’ordinanza di demolizione di un’opera abusiva oggetto di una controversia civile che, da avvocato, avrebbe sollecitato nell’interesse di un suo cliente. “Quindi – sottolinea la diretta interessata – in questo procedimento non c’è, assolutamente, nessuna ipotesi di appropriazione indebita di denaro nell’esercizio di funzioni pubbliche”.
Nel mirino della consigliera azzurra uscente, il codice di autoregolamentazione adottato dalla commissione parlamentare per stilare la lista dei ‘cattivi’ e la tempistica con la quale il presidente della stessa, il grillino Morra, ha sfornato i nomi.
“Vista la delicatezza della materia e le gravi ripercussioni che questa odiosa etichetta di impresentabilità riversa sui candidati, sulla loro attività politica, sociale, familiare e personale – sottolinea quindi Di Scala -, inviterei quei signori che hanno scritto queste regole tutt’altro che garantiste ad un doveroso approfondimento delle stesse e sui conseguenti giudizi etico-politici”.
Sulla tempistica sorprende il fatto che questa lista di impresentabili, che in Campania vede presenti 5 candidati della coalizione di De Luca e 4 di quella di Caldoro, sia uscita a 24 ore dallo scoccare del silenzio elettorale e quindi a 48 ore dal voto.
Su tutto, però si staglia l’ombra, gravissima, della manipolazione delle informazioni, soprattutto sui social laddove però, a fronte di pochi e smodati attacchi, la solidarietà e il sostegno di chi la conosce l’hanno fatta da padrona. “Si sta cercando di far passare il messaggio – spiega la candidata azzurra – che impresentabilità significhi incandidabilità.
È gravissimo, intollerabile. Io sono candidabile ed eleggibile in nome della legge. Non in nome di un giudizio politico di un gruppo di Parlamentari che senza approfondire i casi sentenzia e condanna il malcapitato ancor prima dei giudici naturali”.
“Pertanto, – avverte – di fronte ai diversi tentativi di manipolazione della verità che in queste ore provano a sostenere ch’io non sarei candidabile agirò per danni e diffamazione”.
“Chiarito quest’aspetto, posso ancora una volta ribadire il mio impegno per la Regione a sostegno di tutti coloro che credono nel mio operato, e per non dimenticare i valori della democrazia, invito tutti a votare con la massima consapevolezza, senza alcuna forma di condizionamento. Il voto è uno strumento indispensabile per esprimere un nostro parere, per dare vita alle nostre idee, non sprechiamolo”, conclude l’esponente di Forza Italia.