Dopo diverse decadi in cui il territorio caivanese ha subito danni probabilmente incalcolabili, per il livello inquinamento dei territori, che pagheranno inesorabilmente le generazioni future, arriva la denuncia del presidente dott. Massimiliano Esposito del Circolo Vox Italia sez. Napoli Nord “Simone Cattaneo”.
Le 4 milioni di tonnellate di rifiuti, dette “ecoballe” nel loro ossimoro, impossibilitate, dato il loro stato conservativo, a qualsiasi tipo di riciclo e nonostante i proclami altalenanti, presenti a tutt’oggi sul territorio del comune di Caivano.
Non c’è stata nessuna priorità politica di risolvere la gravosa questione, come nei 5 anni passati di governo regionale, poco e nulla si è mosso. Durante questi giorni di campagna elettorale, si torna a parlare delle 50000 “cialde” di rifiuti che addirittura, a voce del governatore in carica, dovrebbero essere stoccati nel vicino Stir di Pascarola.
La zona di Caivano, che dovrebbe essere destinata allo stoccaggio è già profondamente inquinata, partendo dai veleni che hanno raggiunto le falde dei territori dei comuni circostanti.
Le quali, dovrebbero essere sottoposte costantemente a verifiche
preventive, volte ad indagini mirate ed attente sulle popolazioni locali visto l’aumento esponenziale di malattie oncologiche, di varia natura.
La periferia e le province non devono e non dovranno mai più pagare per i rifiuti della città. Mai più questi inferni ecologici, mai più un ambiente devastato per le generazioni che verranno. Mai un passo indietro.