Soffocato il referendum

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Il Parlamento a maggioranza ha stabilito che il 20 e il 21 settembre prossimi si terrà l’election day, ovvero si voterà per il rinnovo di diversi consigli regionali e di molti consigli comunali e nelle stesse giornate si voterà sul referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari.

Una scelta politica inappropriata e segnata da forti tratti di incostituzionalità.

Il taglio dei parlamentari una importante riforma costituzionale che avrebbe richiesto una consultazione separata da quelle amministrative. Il rischio concreto che si corre e che le questioni presenti nella campagna elettorale amministrativa finisca per oscurare e sovrapporsi al quesito referendario svilendone e svuotandone il significato.

I cittadini devono avere il tempo necessario per esprimersi in modo consapevole e informato su una riforma di assoluta rilevanza costituzionale. E’ impensabile che la campagna referendaria possa svolgersi sulle spiagge e nei luoghi di vacanza con gli eventuali limiti ancora esistenti per assemblee, comizi, assembramenti e simili.

 Infine con il fatto che il referendum per la sua validità non richiede un quorum strutturale potrebbe determinare che una riforma costituzionale di grande rilievo possa essere approvata da una minoranza del corpo elettorale.

Sarebbe un’ulteriore colpo inferto alla nostra traballante democrazia e allargherebbe il fossato tra i cittadini e le istituzioni.

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