La legge regionale n. 3 del 11 aprile 2019, “Disposizioni volte a promuovere e a tutelare il rispetto ed il benessere degli animali d’affezione e a prevenire il randagismo”, all’art. 3 prevede, e incentiva, la realizzazione da parte dei Comuni di aree verdi all’interno di parchi comunali recintati e opportunamente attrezzate riservate ai cani.
Il Comune di Caivano, nella persona del Dott. Pietro De Rosa, ex Commissario della Polizia di Stato e collaboratore della Commissione Straordinaria, ha ben pensato di realizzare sul territorio comunale 2 aree recintate per lo sgambamento dei cani, individuando come aree quella dell’ex isola ecologica di Via Necropoli e quella del Parco Urbano di Pascarola.
Un bella iniziativa potrebbe pensare qualcuno, un’innovazione per il territorio qualche altro, peccato che proprio stamattina il Comune di Caivano con l’ufficio Tecnico aveva avviato la realizzazione di tali aree senza acquisire preventivamente le autorizzazioni e i pareri sanitari necessari per tali strutture.
Entrambe pensate e realizzate in aree completamente inaccessibili per i cittadini prima di un anno. Ma, soprattutto, come si può evincere dalle foto, riportate di seguito, in aree completamente abbandonate, vandalizzate, pericolose per gli utenti e per i piccoli animaletti.
All’interno del Parco Urbano di Pascarola, pieno di rifiuti inerti quali vetri rotti, ceramiche, panchine divelte e impianto elettrico con cavi scoperti, si è ben pensato di realizzare l’area all’interno del campo da pallavolo.
Insomma, di male in peggio, quasi realizzati senza essere spinti da motivazioni vere e posizionati in posti non funzionali, pericolosi e pericolanti, ma soprattutto non fruibili dalla cittadinanza.