Nel corso degli ultimi decenni, il Comune di Caivano, ha rilasciato diverse concessioni edilizie per la realizzazione di civili abitazioni in attuazione di piani di lottizzazione convenzionata.
I piani di lottizzazione convenzionata sono previsti da diversi dispositivi di legge come la n. 847/1964, la n. 10/1977 e la n. 47/1985.
Il piano di lottizzazione è uno strumento d’iniziativa privata con il quale viene modificata una parte del territorio comunale e deve essere espressamente autorizzata dal comune e subordinata alla stipula di una convenzione.
Ci sono due tipologie di piani di lottizzazione: quelle compatibili col piano regolatore generale e quelle non compatibili che, quindi, necessitano di una variazione allo strumento urbanistico.
Nel primo caso è competente la Giunta Comunale ad autorizzare il piano di lottizzazione, nel secondo caso la competenza è del Consiglio Comunale che deve approvare la variazione al piano regolatore generale.
Con la stipula della convenzione, il lottizzante si impegna ad eseguire le opere di urbanizzazione indotte dall’intervento, quindi a corrispondere le quote degli oneri inerenti.
Il lottizzante individua, inoltre, le aree che intende cedere al comune per l’attività di pubblica utilità, come parchi, aree verdi e uffici pubblici.
I piani di lottizzazione convenzionata sono un’importante strumento urbanistico, perché laddove usato con trasparenza, possono costituire un’importante volano per l’economia locale.
In molti comuni d’Italia, sui siti dedicati, sono indicati non solo i permessi a costruire, cosa che il Comune di Caivano fa a fasi alterne, bensì tutte le lottizzazioni stipulate dall’Ente con le indicazioni delle aree interessate dall’intervento, le finalità, nonché i ristori e le individuazioni delle aree cedute per pubblica utilità.
Oltre a porci un dubbio sulla regolarità delle lottizzazioni degli ultimi decenni, notiamo che queste informazioni sono assenti sul sito istituzionale del Comune di Caivano. Una lacuna da colmare da parte della Commissione Straordinaria se si vuole fare dell’Ente un macchina trasparente agli occhi dei cittadini.