Il Comune di Caivano è intervenuto per l’ennesima volta negli ultimi tre anni della gestione commissariale a rideterminare la pianta organica dell’Ente e l’assetto organizzativo.
La Commissione Straordinaria con delibera n.80 del 27 aprile 2020 ha rideterminato le dotazioni organiche del Comune di Caivano che passano da 244 a 191 unità per una spesa annua di circa 5 milioni e mezzo di euro rivisitata anche la struttura organizzativa da 11 a 9 settori.
Per la reale efficacia del provvedimento bisogna comunque aspettare il parere favorevole del Ministero degli Interni dipartimento per gli affari interni e territoriali.
La nuova struttura organizzativa modellata dalla commissione di fatto corrisponde all’attuale struttura dirigenziale presente presso il Comune di Caivano. Le uniche novità sono rappresentate dello scorporo dal servizio ragioneria del servizio tributi a cui faranno anche capo le competenze in materia di entrate patrimoniali (alloggi, Parco Verde, e altri immobili acquisiti al patrimonio comunale).
Restano separati il settore Pubblica istruzione dalle Politiche sociali che per un criterio di omogenizzazione avrebbero dovuto essere accorpati in un unico settore.
Infine risulta incomprensibile la presenza del servizio Tutela Ambientale all’interno dell’ottavo settore che dovrebbe occuparsi, tra l’altro, di cimitero, urbanistica, randagismo, abusivismo, edilizia privata.
La situazione ambientale in cui versa il comune di Caivano avrebbe dovuto richiedere maggiore attenzione da parte della Commissione Straordinaria, con l’istituzione di un apposito settore dove far confluire tutte le problematiche contenenti sia la gestione del ciclo dei rifiuti che la tutela ambientale.
Spetterà al nuovo decisore politico che uscirà dalla prossima tornata elettorale (quando ciò sarà possibile) rimediare ad un evidente errore di progettazione, restituendo dignità ad una problematica quale la tutela ambientale.