Il 9 maggio 1978 Peppino Impastato fu fatto saltare in aria da una carica di tritolo per mano della mafia. Dopo anni di depistaggi e insabbiamenti fu riconosciuto colpevole dell’orrendo crimine il mafioso Tano Badalamenti in concorso col suo vice Vito Palazzolo.
Peppino Impastato pagò per la sua attiva militanza politica e per aver dato vita ad una radio libera, Radio Aut, attraverso la quale denunciava i crimini e gli interessi mafiosi sul territorio.
Peppino Impastato fu un militante della sinistra, ma anche un giornalista coraggioso che si impegnò a cercare la verità in una terra da sempre segnata dall’omertà e dalla indifferenza.
Nell’anniversario della sua morte va ricordato come una libera figura di democratico, antifascista e estremo oppositore delle mafie.
Caivano in diverse occasioni ha più volte promosso iniziative per ricordare Peppino attraverso la partecipazione del fratello Giovanni e degli esponenti del centro Impastato sorto a Cinisi a Palermo.
Una strada è stata intitolata a Peppino Impastato nei pressi della scuola ‘Don Milani’ quale costante richiamo alla nostra memoria della sua vita e del suo martirio.