I cittadini di Caivano pensavano di essere immuni dal CoronaVirus, da qualche giorno arrivano notizie di casi da Frattamaggiore, Casoria, Afragola mentre molti pensavano di poter continuare a svolgere la solita vita.
Gente in strada, in villa, sulle panchine a passeggio pensando di vivere in una ampolla di cristallo e fuori la guerra.
Ieri sera, dopo aver anticipato la notizia del primo caso a Caivano, siamo stati etichettati quasi come ‘terroristi’, come se era una notizia impossibile o da non dare.
E tanti questa mattina si sono svegliati con la consapevolezza che Caivano è come tutta l’Italia e l’unico modo per non restare contagiati è quello di restare a casa.
Purtroppo non tutti hanno capito e inteso le restrizioni dettate dal governo, e quotidianamente ci arrivano foto di gente che non ‘obbedisce’.
Ci arrivano foto di persone che dalla mattina presto fino a tarda mattinata sono a via Sant’Arcangelo a correre, o altri che parlano normalmente in strada e sedute sulle panchine.
Per chi non lo avesse capito, DOVETE STARE A CASA!
Il caso accertato e i presunti
A Caivano come nel resto dei comuni ci sono casi presunti che vengono monitorati dagli organi competenti, oltre al caso già confermato.
Ma in molti, sui social o gruppi whatsApp stanno solo alla ricerca del caso, la caccia alla foto e i percorsi delle ambulanze.
Le ambulanze che si vedono in città sono tutte organizzate contro il contagio del virus con mascherine e tute, quindi dove si fermano non è certo che ci sia un intervento CoronaVirus.
Quindi far girare tante foto è deleterio e confusionario per la cittadinanza.
A Caivano la gente prosegue la propria quotidianità ignorando ogni divieto…
Il colmo è che a violare le regole non sono i giovani ma persone adulte che dovrebbero dare esempio di responsabilità.
In tutto questo le forze dell’ordine dove sono?
Hanno capito che è la popolazione che deve stare a casa e non loro?