Le prime due operazioni per l’intervento di bypass gastrico a Raffaele Arcella, originario di Caivano, sarebbero state imprudenti, questo è emerso dall’autopsia che evidenzia un errore tecnico macroscopico.
A nove mesi dalla morte di Raffaele la perizia medico-legale sulle modalità di esecuzione dell’intervento mette sotto accusa i medici.
Pare addirittura che in una delle operazioni sia stata dimenticata una parte della sonda all’interno del corpo del paziente.
Ad aprile Raffaele tornò in ospedale viste le condizioni di salute, dove morì per un’emorragia.
L’avvocato di famiglia, Fernando Maria Pellino, e i genitori attendono che ora la Procura di Nola possa studiare con estrema attenzione gli atti per capire le responsabilità di chi ha stroncato questa giovane vita.